violenza di genere

ASP e Ospedali

Già svolto il primo

Violenza di genere e immigrazione, al via tre incontri di formazione al Papardo

L'iniziativa voluta dal commissario straordinario Paolo La Paglia e organizzata dalla responsabile del Codice Rosa, Francesca Paratore.

Tempo di lettura: 2 minuti

di Rachele Gerace.

MESSINA. Si è tenuto nei giorni scorsi nell’auditorium dell’Azienda ospedaliera “Papardo”, il primo di tre incontri di formazione sul tema “Violenza di genere e immigrazione. Strumenti di protezione e diritti nazionali e sovranazionali”, fortemente voluto dal commissario straordinario Paolo La Paglia e organizzato dalla responsabile del Codice Rosa, la dott.ssa Francesca Paratore, nell’ottica di un percorso che vede il presidio sanitario con il procuratore aggiunto Francesca Scaminaci a fianco di quei soggetti (non solo donne) vittime di violenze spesso non denunciate.

Dopo l’inaugurazione lo scorso giugno della “Stanza Rosa”, “la volontà dell’Azienda- ha spiegato La Paglia- era quella di creare una task force con le istituzioni finalizzata a fornire una risposta concreta a tutta la cittadinanza in termini di sicurezza”.

La giornata di formazione, dedicata agli operatori del comparto sanitario, ha visto la partecipazione di diverse e qualificate figure professionali confrontarsi sulle questioni di maggiore rilevanza.

Dal piano d’azione straordinario contro la violenza di genere collegato alla legge 208 del 2015, con l’introduzione delle linee guida nazionali e regionali per le Aziende ospedaliere in tema di pianificazione delle azioni di contrasto, soccorso e assistenza socio-sanitaria alle vittime di violenza trattato dalla dott.ssa Paratore, alla questione della violenza applicata al fenomeno della tratta, affrontato dall’avv Federico Miragliotta coordinatore dello Sprar di Terme Vigliatore, alla tutela delle Forze dell’Ordine, i risvolti medico legali e il ruolo degli operatori sanitari.

Di particolare rilievo, anche il ruolo dei mezzi d’informazione che, se da un lato influenzano il processo di costruzione dell’identità di genere fornendo modelli capaci di influenzare l’opinione pubblica dall’altro, come ha spiegato il sociologo Francesco Pira, possono essere un valido strumento di prevenzione.

All’incontro erano presenti anche la prof.ssa Maria Sorace del Liceo classico “F. Maurolico”, coordinatrice di un progetto di alternanza scuola-lavoro sul tema della violenza di genere giunto al terzo anno e la responsabile formazione dell’Asp Flavia Alessi.

Federica Miragliotta e Francesca Paratore

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