PALERMO. Lo stato di agitazione, «riservando di adire le vie legali a tutela delle proprie prerogative e degli interessi dei propri rappresentati»: lo hanno proclamato le organizzazioni sindacali della Dirigenza medica e sanitaria degli Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello.
Sotto accusa «svariati atti deliberativi adottati dall’attuale Commissario, Maurizio Aricò, in violazione di precise norme contrattuali e legislative e disattendendo qualsivoglia forma di “vero” confronto”».
Aricò ha successivamente convocato le OOSS mediche, ma le rispettive Segreteria Regionali non hanno aderito all’invito giudicandolo tardivo rispetto alle ripetute precedenti richieste avanzate e disattese. Ormai il confronto si è spostato a livello Regionale e assessoriale.
Insanitas ha contattato Villa Sofia- Cervello per una replica, se dovesse pervenire la pubblicheremo.
Secondo Aaroi Emac, Cimo- Fesmed, Cisl Medici, Cgil Medici ed Uil Medici, «alcuni dei provvedimenti impugnati dalle OO.SS. mediche hanno determinato una grave discriminazione all’interno della stessa Azienda Ospedaliera finendo per avvantaggiare pochi soggetti, sia dal punto di vista giuridico che economico, a discapito di tantissimi altri».
Vengono contestati «l’attribuzione di incarichi dirigenziali “ad personam” ed anche ricollocazioni d’ufficio di dirigenti medici, in spregio a qualsiasi procedura relativa alla mobilità volontaria e senza la minima trasparenza».
Infine, le organizzazioni sindacali mediche chiedono l’immediato intervento dell’Assessorato alla Salute, «al quale è già stata inviata relazione dettagliata, per evitare il perpetuarsi di tali comportamenti illegittimi e per ottenere la revoca dei provvedimenti contestati».
Clicca qui per visionare la nota inviata dai sindacati a Ruggero Razza.