PALERMO. Scoppia la guerra dei primari di Villa Sofia- Cervello contro il declassamento previsto dalla nuova rete ospedaliera siciliana. In trenta hanno inviato un duro documento di protesta a Davide Faraone, sottosegretario alla Salute (clicca qui per leggere la nota e i firmatari).
Il motivo? «Apprendiamo con stupore come gli OO.RR. Villa Sofia- Cervello, fino ad oggi identificati come di II Livello di riferimento regionale per l’Emergenza-Urgenza (Hub), siano stati declassati a strutture di I Livello (Spoke), mantenendo tuttavia sostanzialmente invariate le discipline in atto presenti in entrambi gli Ospedali», si legge nella missiva che fa seguito ad una riunione alla presenza del Direttore Generale, Gervasio Venuti e del Direttore Sanitario, Giovanni Bavetta.
«Ci viene spiegato dai vertici aziendali come, a parere del Ministero della Salute, a distanza di 7 anni dalla loro istituzione, gli OO.RR. non possono più configurarsi come tali e soprattutto come Hub “a causa di una distanza superiore ai 500 metri dei due Presidi Ospedalieri”, senza esplicitare su quale normativa si basi tale assunto, a parte il Documento AGENAS del 16 maggio 2016 assurto al rango di Legge- protestano i primari- Analoga considerazione non viene fatta per altre Aziende Ospedaliere: Arnas Civico che dista 1,2 km dall’Ospedale dei Bambini Di Cristina, Caltanissetta e San Cataldo che distano oltre 9 km, Garibaldi di Catania articolato su tre Presidi disseminati per la città».
La lettera prosegue così: «Ci viene rappresentato come la nuova classificazione rappresenti l’unica strada rispetto alla paventata alternativa della soppressione di circa 15 UOC nell’ipotesi di mantenimento della precedente classificazione come Ospedale di II Livello (Hub). Anche in questo caso non si comprende la ratio che sottende a siffatto percorso metodologico, ancor meno condivisibile del precedente, soprattutto se la riclassificazione al I livello comporterà comunque la perdita di UOC o di funzioni non esplicitamente previste nel I livello ma tipiche del II livello e strettamente correlate all’Emergenza, evento che sancirebbe di fatto il declassamento operativo oltre che formale».
Poi si fanno alcuni esempi causati dal declassamento: «Perdere la neurochirurgia di Villa Sofia o il suo ruolo nell’ambito dell’emergenza-urgenza aumenterà l’efficienza della Rete? Perdere l’emodinamica cardiologica sarà un altro passo in avanti? L’ambulanza proveniente da Trapani arriverà prima al Policlinico o a Villa Sofia? Il paziente infartuato a Palermo Ovest verrà trattato prima in uno dei due HUB di Palermo Est? O forse la cura è peggiore del male?».
Poi altre considerazioni, fino all’epilogo: «Riteniamo indispensabile la modifica del Documento Metodologico e delle scelte operate dall’Assessorato Regionale alla Salute e concordato con i tavoli tecnici del Ministero della Salute, riportando la classificazione degli OO.RR. a Ospedale di II livello (Hub) della Rete dell’Emergenza/Urgenza, nelle more dell’unificazione strutturale prevista nel periodo 2018-2021. E differendo, quindi, il processo di una eventuale rivalutazione classificatoria così come accaduto per altre realtà regionali, soltanto dopo le necessarie verifiche sull’andamento del nuovo piano di riordino messo in atto dalla Regione Sicilia».