PALERMO. «Villa Sofia- Cervello, già nel primo periodo dell’emergenza COVID, ha posto in essere tutte le misure per una graduale stabilizzazione del cd. “precariato storico” tramite indizione e definizione di due procedure (ai sensi dell’art. 20 comma 1 del decreto legislativo n. 75 del 2017) che consentono l’assunzione diretta, senza concorso».
Lo affermano dalla direzione, replicando ad una nota sul tema da parte della Cgil pubblicata su Insanitas e aggiungendo: «Ancora, in sede di avvio della seconda procedura di stabilizzazione, l’Azienda si è formalmente impegnata (delibera n. 454 del 19 marzo 2020) ad indire una terza procedura di stabilizzazione del personale precario che maturerà i requisiti entro il 31.12.2020, tenuto conto delle modifiche introdotte dalla Legge n. 8 del 28 febbraio 2020, nell’ottica di “sanare” finalmente la posizione di tali lavoratori, al fine di ricondurre a livelli fisiologici, per il futuro, l’utilizzo delle forme di lavoro flessibile».
«L’art. 1 co. 1 del decreto Milleproroghe ha posticipato al 31 dicembre 2021 la scadenza per le amministrazioni pubbliche per assumere a tempo indeterminato il personale in possesso dei requisiti previsti dall’art. 20 co. 1 del D.lgs. 75/2017 (decreto Madia). Stante la particolare esigenza legata all’emergenza Coronavirus, inoltre, i contratti dei c.d. “precari storici”, in scadenza a novembre 2020, non potranno che essere ulteriormente prorogati, in presenza dei presupposti di legge».
Da Villa Sofia-Cervello aggiungono: «Inoltre, la seconda ondata della pandemia ha portato quest’Azienda Ospedaliera ad ulteriori assunzioni anche extra ordinem, secondo le previsioni dei vari Decreti succedutesi in materia, da marzo 2020 ad oggi, tramite utilizzo di tutte le tipologie di rapporto di lavoro flessibile previste dal legislatore, anche ben oltre i posti vacanti in dotazione organica. Secondo le disposizioni contenute nell’art. 20 della Legge Madia, l’attivazione delle procedure di stabilizzazione a favore di personale precario, in possesso dei requisiti previsti dalla legge, non costituisce, per le Pubbliche Amministrazioni, un obbligo bensì una mera facoltà che le stesse possono esercitare “solo qualora ricorrano effettive esigenze funzionali dell’Ente e, comunque, nel rispetto dei principi generali in materia di programmazione del fabbisogno e di dotazione organica ai sensi dell’art. 35, comma 4, del Dlgs. n. 165/01”».
«Inoltre- sottolinea Walter Messina, direttore generale di Villa Sofia-Cervello- ogni valutazione in merito deve tener conto della procedura di rideterminazione della nuova dotazione organica e della programmazione triennale del fabbisogno che, per taluni profili professionali sicuramente porterà ad un notevole aumento dei relativi posti. È intenzione della nostra Azienda proseguire marcatamente l’impegno per la riduzione del precariato».