PALERMO. I contratti a tempo determinato di Villa Sofia-Cervello sono stati prorogati fino al 30 giugno 2022. Il provvedimento, previsto da una delibera del 21 dicembre a firma del direttore generale Walter Messina, riguarda gli incarichi “per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale, del personale della dirigenza dell’Area Sanità e PTA e di quello del Comparto in servizio presso le Unità operative aziendali”.
La scadenza del 31 dicembre 2021, quindi, è spostata in avanti di sei mesi, “senza soluzione di continuità, fatte salve eventuale diverse durate delle proroghe nel rispetto di quanto disposto dal D.Lgs. n. 81 del 2015”. La delibera della direzione strategica di Villa Sofia-Cervello con la proroga semestrale ha preceduto di un paio di giorni la circolare di cui ha dato notizia in anteprima Insanitas con cui l’assessorato regionale alla Salute il 23 dicembre ha dato il via libera a proroghe di un anno per i contratti “non Covid”, esortando le aziende sanitarie siciliane «a valutarne sin da ora l’opportunità».
Il costo complessivo delle proroghe negli ospedali riuniti palermitani (al lordo degli oneri riflessi e dell’Irap) di circa 4 milioni e 277 mila euro. Nel dettaglio: circa 1 milione e 735 mila euro per il comparto Sanità, 2 milioni e 392 mila euro per la dirigenza Sanità e 148 mila euro per la dirigenza PTA.
È prevista la clausola della possibile risoluzione anticipata degli incarichi a tempo determinato nel caso in cui dovessero pervenire nuove circolari o direttive assessoriali in merito, o nel caso di reclutamento a tempo indeterminato per la copertura di posti vacanti e disponibili nella dotazione organica.