PALERMO. Si è tenuta in Commissione Sanità all’Ars un’audizione richiesta dalle rappresentanze dei sindacati Sumai-Fespa-UIL FPL e Cisl Medici sul tema della Specialistica Ambulatoriale, già oggetto di una manifestazione a Palermo davanti all’assessorato alla Salute.
In una nota, le sigle sindacali sottolineano: «L’oggetto è sempre lo stesso, ormai da dieci anni: il completamento del monte orario di tutti gli specialisti veterinari che ad oggi operano nella compagine del S.S.R. e ancora non sono a tempo pieno pur sussistendo le esigenze territoriali di attività. La risposta del Governo regionale è sempre la stessa: non ci sono i fondi».
I sindacati sottolineano: «Eppure alla Sanità Siciliana è stata riconosciuta una premialità di 400 milioni di euro da utilizzarsi per il potenziamento del sistema sanitario. Peraltro lo stesso assessore Razza il 23 gennaio ci aveva garantito che era determinato a risolvere in maniera definitiva la questione. Tuttavia questi buoni propositi non sono emersi in sede di audizione. Anzi la dott.ssa Di Liberti, presente in rappresentanza dell’Assessorato della Salute, sembrava non sapere nulla del precedente incontro, limitandosi ad esporre come l’argomento fosse stato accantonato per problematiche economiche ed il subentrare di altre impellenze, tra le quali, comprensibilmente, l’emergenza Covid-19».
I sindacati aggiungono: «Un apprezzamento sincero va riconosciuto ai deputati De Luca (Movimento 5 Stelle), De Domenico (PD) e Amata (Fratelli d’Italia), che hanno riconosciuto la correttezza e sostenuto le istanze avanzate dai rappresentanti sindacali. Con amarezza constatiamo che la VI Commissione, quale organo politico, pur sforzandosi di risolvere l’annosa questione, riceve poca considerazione nelle conseguenti azioni del governo regionale».
Infine, i sindacati sottolineano che «in Sicilia c’è il più elevato numero di aziende infette da brucellosi dell’intera nazione e tutte le regioni del meridione d’Italia coinvolte dalle medesime problematiche hanno scelto la strada dell’incremento delle ore di incarico degli specialisti veterinari, individuandola quale strumento più economico, efficace, efficiente, appropriato e, più in generale, il linea con i criteri che devono guidare l’azione della pubblica amministrazione».