PALERMO. La Regione Siciliana definisce quali saranno gli adempimenti vaccinali per i soggetti da zero a sedici anni, prima dell’ avvio dell’ anno scolastico 2018-19 e dà il via libera ad alcune misure straordinarie.
Un provvedimento dell’assessore alla Salute Ruggero Razza (nella foto) stabilisce che- in applicazione della circolare ministeriale e come già sperimentato l’anno scorso- tutte le aziende sanitarie dovranno attenersi alla procedura semplificata e fornire direttamente agli istituti scolastici i dati vaccinali di coloro che frequentano la scuola dell’ obbligo.
Sarà invece perentorio per i genitori dei bambini che frequenteranno la scuola dell’ infanzia, presentare la certificazione che ne attesta la vaccinazione: il via libera all’ingresso a scuola sarà infatti subordinato alla presentazione dei documenti.
«Le disposizioni operative mettono in atto le direttive del ministero- afferma Razza- E non solo, stabiliamo alcune misure straordinarie per garantire la piena funzionalità dei centri vaccinali, sopperire all’incremento del carico di lavoro, anche in prossimità della campagna antinfluenzale che partirà a breve e limitare i disagi delle famiglie in termini di attesa e di rilascio delle certificazioni».
La circolare firmata dall’assessore e dal dirigente dell’Osservatorio Epidemiologico Maria Letizia Di Liberti, prevede infatti un incremento delle figure professionali impiegate nei centri per le vaccinazioni: le direzioni strategiche delle Aziende sanitarie dovranno individuare a partire da oggi medici, assistenti e infermieri, da poter immediatamente utilizzare presso i centri di vaccinazione. Il provvedimento interessa il personale assegnato alla continuità assistenziale in regime di plus orario, ma anche i medici convenzionati e del 118.
In caso di personale insufficiente, dice ancora la circolare di Razza- si potranno “arruolare” anche medici specializzandi in Igiene e Pediatria e i medici di medicina generale che frequentano i corsi di Formazione (CFSMG) a supporto del proprio personale sanitario.
Le Asp sono autorizzate a utilizzare quote residuali delle risorse economiche destinate ai progetti Obiettivo del Piano Sanitario Nazionale per istituire rapporti di lavoro, anche temporanei, per colmare l’organico aziendale. I direttori generali in sinergia con i direttori dei dipartimenti di prevenzione delle Asp avranno 5 giorni di tempo per presentare un piano attuativo aziendale.
«Ribadiamo l’importanza della vaccinazione obbligatoria per i minori da zero a sedici anni- ha aggiunto Razza- Una misura che in ambito regionale ha consentito un recupero delle percentuali di copertura, sopratutto per i 10 vaccini obbligatori, tale da raggiungere in alcuni casi il 95% degli aventi diritto, valore previsto dai Lea».