«I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, come tutto il personale sanitario, hanno la priorità nelle vaccinazioni. E, come già previsto dal piano strategico, avranno un ruolo fondamentale in fasi diverse della campagna di somministrazione del vaccino anti Covid-19».
Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando le dichiarazioni con cui il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, aveva ribadito la disponibilità dei medici di famiglia a vaccinare purchè prima essi stessi siano vaccinati: «Ad oggi proprio i medici di base sono considerati tra le ultime linee nelle priorità per l’accesso all’immunizzazione», aveva sottolineato il numero uno della Fimmg.
Nelle scorse ore sul tema era intervenuto anche il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli: «Ogni risorsa professionale è utile per consentire a tutti gli italiani di potersi vaccinare. È segno di saggezza, lungimiranza e di grande responsabilità da parte dei ministri Speranza e Boccia, insieme al presidente Stefano Bonaccini e al Commissario Domenico Arcuri, il coinvolgimento dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta nella seconda fase della campagna vaccinale. I loro ambulatori, con le risorse professionali e strumentali, costituiscono una macchina ben rodata, capace vaccinare milioni di italiani in breve tempo e ‘sotto casa’, senza sottoporli a spostamenti onerosi in termini di tempo e non possibili per tutti».
Pure Anelli aveva sottolineato che «il coinvolgimento dei medici deve ovviamente prevedere, come fase propedeutica, la somministrazione del vaccino ai professionisti stessi, per permettere di operare in piena sicurezza per loro e per i cittadini: il vaccino è il miglior DPI».
La necessità di vaccinare con priorità anche i medici di famiglia e i pediatri era stata ribadita sulle pagine di Insanitas anche da Luigi Galvano e Toti Amato, rispettivamente segretario regionale della FIMMG Sicilia e presidente dell’Ordine dei medici di Palermo: clicca qui.