Farmacia

Il servizio video di Insanitas

«Vaccinazione in farmacia? Più comodo e siamo a nostro agio…»

Dopo una fase di rodaggio e organizzazione si sta procedendo speditamente e il servizio è molto apprezzato dagli utenti.

Tempo di lettura: 2 minuti

PALERMO. È una piccola rivoluzione quella sta coinvolgendo le farmacie italiane nelle vaccinazioni anti Covid, ma dai risvolti importanti e decisivi per tutto il comparto sanitario. Il Governo ha infatti deciso di allineare le attività delle farmacie italiane a quelle di altri Stati europei, in cui i farmacisti vaccinano già da diversi anni. Le prime regioni italiane a partire con le inoculazioni delle dosi anti Covid sono state il Lazio e la Valle d’Aosta a giugno di quest’anno, seguite a ruota da Lombardia, Marche, Campania, Veneto, Piemonte, Toscana e Umbria. In Sicilia si è partiti a settembre con Palermo come città capofila, in cui sono state inoculate 318 dosi durante la prima settimana di vaccinazioni nelle farmacie. Dopo una fase di rodaggio e organizzazione, le farmacie palermitane stanno già vaccinando speditamente (CLICCA QUI per il servizio video di Insanitas), quelle catanesi hanno appena iniziato, ma si procederà man mano a coinvolgere il maggior numero di farmacie siciliane.

Da oggi in Lazio sarà possibile cominciare a prenotare la terza dose di vaccino anti Covid in farmacia da parte di soggetti trapiantati e immunodepressi. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un accordo sottoscritto da Federfarma e il Governo Italiano, declinato poi a livello regionale in cui ognuna ha deciso per sé le modalità di inoculazione, cioè se fare le vaccinazioni in presenza di un medico oppure formare i propri farmacisti per farle in autonomia.

Infine, in Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata dall’Aifa l’aggiornamento, per la stagione 2021-2022, della composizione dei vaccini influenzali autorizzati, in cui si rende noto che alla campagna vaccinale quest’anno prenderanno parte anche le farmacie, come prevede un emendamento del DL 105 di luglio, già approvato alla Camera e attualmente in Senato. I farmacisti che già hanno seguito il corso di formazione dell’Istituto superiore di Sanità per il vaccino anti-Covid, stando al provvedimento, estenderanno quindi la loro attività anche all’immunizzante contro l’influenza. Potranno inoculare il farmaco alle persone dai 18 anni in poi. Il servizio riguarderà anche coloro che hanno diritto al vaccino gratuito: fragili e nella fascia d’età dai 60 anni in su. I rimborsi arriveranno dalle regioni.

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