ASP e Ospedali

«Per la prima volta in Sicilia»

Da un Centro specializzato della Florida al Sant’Elia: Caltanissetta, impiantata endoprotesi aortica di ultima generazione

L'intervento è stato effettuato al reparto di Chirurgia Vascolare dell'ospedale nisseno su un sancataldese di 61 anni. Dimesso dopo due giorni, ora sta bene. «Si tratta del primo del genere in Sicilia».

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CALTANISSETTA. Intervento di alta specializzazione al reparto di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove è stata impiantata una endoprotesi aortica di ultima generazione.

Creato da un centro specializzato di Miami, in Florida, il dispositivo è stato realizzato sartorialmente in materiale plastico sintetico, e con una lega in titanio e acciaio, e su misura per il paziente che è stato sottoposto ad intervento. Quest’ultimo, un sancataldese di 61 anni, A.S. le iniziali, affetto da aneurisma dell’aorta addominale è stato dimesso nel giro di due giorni dall’intervento e adesso è in perfetto stato di salute.

«Si tratta del primo intervento di questo tipo in Sicilia», è stato detto ieri  durante una conferenza stampa con la partecipazione del direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Carmelo Iacono, dal direttore di presidio Raffaele Elia, dal primario del reparto di Chirurgia Vascolare, Nicola Reina, dal responsabile della Radiologia Interventistica Salvatore Dell’Aira e dal Chirurgo Vascolare Filippo Calì.

L’intervento viene realizzato in strettissima collaborazione tra i Chirurghi Vascolari e la Radiologia Interventistica che ha un ruolo importante sia in fase di diagnosi che nella vera e propria fase operatoria.

«L’aneurisma dell’aorta- spiega il direttore generale Carmelo Iacono- è una gravissima patologia caratterizzata da una dilatazione dell’aorta addominale che ha come diretta conseguenza, ove non trattata, la possibilità della rottura del vaso e il decesso, spesso inevitabile, per una emorragia massiva ed irrefrenabile. L’esecuzione di tale complessa procedura è stata possibile grazie alle professionalità coordinate di Chirurghi Vascolari e Radiologi Interventisti e rappresenta l’apice di un’attività specialistica che è cresciuta nel tempo e che è ormai patrimonio consolidato del nosocomio nisseno. In tal senso può, giustificatamente essere considerato uno dei centri di riferimento regionali per questo tipo di attività oltre che elemento irrinunciabile nell’ambito dell’attività di centro Hub, ormai ufficialmente individuato, nel nosocomio nisseno. Il sostegno e l’impegno della direzione strategica alle attività ad elevato know how consentono oggi, per il nostro territorio, di evitare gli antichi, dolorosi e onerosi “viaggi della speranza”».

«In questa occasione, come in molte altre, e si spera per tutte le occasioni in futuro- conclude Iacono- il territorio trova in loro energie, tecnologie e professionalità da investire per la salute dei propri cittadini. Determinazione, lungimiranza e programmazione danno sempre buoni frutti».

L’intervento sul paziente risale alla fine di marzo ed è solo uno dei circa 150 che ogni anno vengono eseguiti su persone affette da aneurisma.

«Fino a 20 anni fa- spiega il primario Nicola Reina– gli aneurismi venivano operati solo chirurgicamente. Da 15 anni a questa parte le tecniche sono cambiate e adesso è possibile rivestire dall’interno queste dilatazioni evitando di aprire il paziente. Attraverso due taglietti all’inguine la protesi viene inserita tramite un device e, nel momento in cui si raggiunge l’aneurisma, si apre rivestendo il vaso. Questa nuova endoprotesi utilizzata nell’ultimo intervento viene realizzata da una multinazionale con sede a Miami e sotto la supervisione di un ingegnere biomedico. I tempi della consegna si aggirano sui 60 o 90 giorni e quindi ovviamente non può essere utilizzata per le emergenze».

Poi aggiunge: «Nel caso del paziente l’intervento è durato soltanto due ore e in due giorni è stato dimesso. I costi ovviamente sono più elevati: una normale protesi costa dai 12 ai 13 mila euro mentre per questa nuova endoprotesi si va dalle 27 mila fino a 40 mila euro, ma devo dire che in questo il direttore generale ci ha dato ampia disponibilità ponendo la salute del paziente al primo posto. Adesso con la stessa tecnica saranno operati, a breve, altri due pazienti».

Come ha sottolineato il responsabile dell’Unità di Radiologia Interventistica Salvatore Dell’Aira si tratta di pazienti artereopatici, quindi con accessi venosi non semplici, ma «con un po’ di destrezza e praticità abbiamo ottenuto ottimi risultati e senza nessuna complicazione per il paziente«.

Nel corso della stessa conferenza stampa il manager Iacono ha sottolineato come sotto la sua direzione strategica siano stati recuperati ben 6 milioni di mobilità passiva grazie al meccanismo virtuoso che si è innescato con il miglioramento di servizi e attrezzature.

Ultima novità: in consegna per l’azienda ben 4.7 milioni di euro che serviranno per acquistare nuove attrezzature tra cui un neuronavigatore per gli interventi neurochirurgici, un angiografo digitale portatile e due colonne di laparoscopia per i reparti di Chirurgia di Caltanissetta e Gela.

Tra una settimana, invece, saranno emessi i bandi per sette posti di primario delle Unità Operative Complesse di Malattie Infettive (Caltanissetta e Gela), Urologia (Caltanissetta e Gela), Cardiologia, Ginecologia e Centro Trasfusionale del Sant’Elia.

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