Dal palazzo

Tumori al seno, ecco i fondi assegnati per l’area a rischio ambientale di Gela

Stanziato dall'assessorato regionale alla Salute un milioni di euro per la prevenzione e l'assistenza.

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PALERMO. «Per il territorio di Gela, una delle aree interessate dal rischio ambientale, sono stati già predisposti concreti interventi sanitari in applicazione della legge regionale 5/09».

Lo afferma Francesca Catalano, Coordinatore della Commissione regionale per la Rete Oncologica-Senologica, rispondendo alla nota di annuncio di una iniziativa delle volontarie Ados Italia domenica prossima a Gela.

«Le donne non sono lasciate sole, per la cittadina nissena soprattutto in ambito senologico- chiarisce Catalano, che è anche consulente dell’assessore per la Salute, Ruggero Razza- Sono state assegnate all’Asp risorse per circa un milione di euro per la prevenzione primaria e secondaria, l’assistenza e la sorveglianza. Inoltre sono stati implementati i programmi di controllo dei fattori di rischio e potenziati gli screening oncologici. Per il territorio gelese è stato ancora avviato un progetto sperimentale che ha dimostrato come il coinvolgimento dei professionisti di medicina generale abbia contributo ad aumentare significativamente la partecipazione delle donne invitate».

Catalano ha aggiunto che «nell’ambito della razionalizzazione dell’offerta assistenziale, è all’esame una riorganizzazione delle breast unit che punta ad assicurare livelli di sicurezza e di qualità delle cure».

L’Assessorato per la Salute, dopo avere istituito la commissione regionale per le breast unit e per la rete oncologica senologica, nel luglio scorso ha predisposto l’identificazione dei centri hub della rete e tra quelli individuati c’è il presidio ospedaliero di Gela in considerazione delle motivazioni di carattere epidemiologico ed ambientale.

«Ovviamente- conclude il coordinatore della Commissione regionale rete oncologica senologica- l’auspicio è che il presidio possa raggiungere gli standard immaginati dai Percorsi diagnostico-terapeutici».

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