MESSINA. La chirurgia robotica per il trattamento del tumore alla prostata è attiva da un paio di settimane anche all’IRCCS Bonino Pulejo di Messina.
«A oggi- spiega il dott. Antonio Iannello (nella foto), proveniente dall’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Roma, centro di riferimento per la chirurgia mininvasiva del Centro Sud e oggi professionista di riferimento per la robotica all’Istituto Bonino Pulejo- il sistema più efficace per la prostatectomia radicale robotica disponibile è il robot “Da Vinci”, attraverso il quale si evita l’incisione chirurgica tipica dell’approccio “a cielo aperto”, poiché l’intervento viene eseguito con gli strumenti chirurgici che entrano nel corpo del paziente attraverso alcuni piccoli tubicini cavi, previe piccolissime incisioni addominali di 8mm-1cm».
Ed aggiunge: «Il chirurgo controlla il robot “Da Vinci” seduto davanti ad una consolle, con l’ausilio di “joystick” dal quale comanda il movimento dei bracci robotici. Dentro i bracci robotici sono inseriti strumenti operativi chiamati polsi ruotanti, che consentono di raggiungere luoghi del corpo umano difficili, incidere e suturare con precisione. Il sistema robotico “Da Vinci” include inoltre una doppia telecamera che permette al chirurgo una visione tridimensionale ad alta definizione del campo operatorio e una visione ingrandita 10 volte. Ovviamente, un chirurgo che vede meglio, opera meglio».
Prima dell’uso del robot il maggior rischio era rappresentato dalla possibilità di perdere il controllo della minzione, e quindi divenire parzialmente o completamente incontinenti, e della funzione sessuale. Negli ultimi anni le innovazioni nel campo della medicina hanno aperto nuovi orizzonti e proprio l’introduzione della chirurgica robotica ha radicalmente cambiato il modo di fare chirurgia.
Ovviamente il reparto di urologia dell’IRCCS Bonino Pulejo, secondo quanto stabilito dall’Assessorato della Salute e dall’IRCCS e in armonia con la mission aziendale, svolgerà anche attività di ricerca e cura nel campo della neuro-urologia.