PALERMO. Negli ultimi anni il numero dei trapianti al Sud è aumentato tanto da far diminuire la differenza di trapianti di organi con gli ospedali del nord. I centri d’eccellenza nell’isola crescono e permettono di diminuire le lista d’attesa. Attualmente in Sicilia ogni anno vengono realizzate più di 200 operazioni di trapianto e 700 sono le persone in lista d’attesa, di cui una fetta consistente tra l’ospedale Civico e l’Ismett. Tuttavia, non cresce ancora come dovrebbe il numero di donatori in Sicilia, così spesso si ricorre ad organi donati in altre regioni.
Il tema è stato al centro del convegno “La donazione di organi: aspetti giuridici, etici, psicologici e comunicativi”, che si è svolto nell’aula magna della Corte di appello di Palermo su iniziativa del Centro regionale Trapianti, del Centro Paul Lemoine, dell’Ordine degli Psicologi della Sicilia, dell’Ordine degli Avvocati di Palermo e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
Nell’isola Avola, Palermo e Siracusa sono i tre Comuni che hanno raccolto il maggior numero di dichiarazioni di volontà in vita per l’espianto degli organi. Ma c’è anche un valore e un rilievo nella donazione di organi che coinvolge gli psicologi e i giornalisti sotto l’aspetto psicologico e quello comunicativo e che tutela le condizioni del paziente.
In alto a destra, l’intervista video a Bruna Piazza (direttore del Centro regionale Trapianti siciliano).