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Il commento dopo le sentenze

Stop alle assunzioni dei medici sostituti del 118, la Fimmg: «Il Tar ci ha dato ragione»

La segreteria siciliana commenta così le sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale: "La stabilizzazione non può avvenire in spregio dei principi di legalità".

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PALERMO. «La complessa vicenda dei medici sostituti del 118 trova un epilogo nelle decisioni del TAR Palermo del 14 e del 15 gennaio.  La Fimmg prende atto con soddisfazione delle due sentenze che, in definitiva, confermano ciò che la Federazione ha sempre sostenuto».

Lo scrive in un comunicato la Federazione Italiana Medici di Famiglia, sezione Sicilia, sottolineando di concordare sul fatto che  «l’effettiva (e duratura) realizzazione di finalità meritevoli, non può mai condurre al danno per altri cointeressati e al travolgimento dei principi cardine della legalità; tanto più se attuativi di specifiche normative europee».

Poi la Fimmg ricostruisce la vicenda: «Con decreto del dicembre 2018 l’assessore regionale della Sanità aveva disposto che i medici sostituti dell’emergenza 118, in possesso dell’attestato di idoneità relativo all’emergenza sanitaria territoriale e con un anzianità di servizio di almeno 18 mesi, potessero accedere in sovrannumero e senza concorso al corso di formazione di medicina generale. Ottenendo così con la semplice iscrizione, per effetto della normativa vigente, il diritto ad ottenere l’immediata stabilizzazione».

Ed ancora: «La stabilizzazione dei medici sostituti del 118 è voluta e sostenuta dalla Fimmg ma essa non può avvenire in spregio ai principi della legalità e meno ancora a danno di altri giovani colleghi che con merito- vincitori di concorso- hanno seguito i percorsi normativi».

Per tale motivo la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, «unitamente a più di cento corsisti e diplomati del corso di specializzazione in medicina generale- difesi dagli Avvocati Prof. Salvatore Pensabene Lionti, Tommaso Pensabene LiontiGiuseppina Pensabene Lionti– hanno proposto ricorso al TAR Sicilia, evidenziando la violazione delle norme statali ed europee regolatrici della materia, nonché gli effetti ingiusti che il provvedimento avrebbe causato sia in termini di “scavalcamento” dei corsisti legittimi vincitori di concorso, sia in termini di “disfunzione” nel corretto svolgimento del corso».

Secondo la Fimmg Sicilia «non si comprende perché l’assessore Razza, nonostante la stessa Avvocatura dello Stato abbia rinunciato alla difesa, anteriormente alla definitiva pronuncia del Tar sul decreto impugnato, abbia emanato un successivo nuovo decreto con gli stessi contenuti con l’aggiunta di approvare contestualmente il relativo bando per consentire l’ammissione in sovrannumero e senza concorso dei medici sostituti del 118. Decreto che veniva, anch’esso, impugnato dalla FIMMG e dai suddetti ricorrenti».

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