Dal palazzo

L'esclusiva di Insanitas

Stabilizzazione dei precari, ecco la direttiva attuativa dell’assessore Volo

Inviata alle aziende sanitarie e relativa al protocollo siglato a fine marzo, stabilisce tra l'altro la sospensione dei concorsi (eccetto quelli dell'area medica).

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Le aziende sanitarie siciliane dovranno sospendere le procedure concorsuali “medio tempore bandite” (eccetto quelle dell’area medica), sia quelle non ancora avviate sia quelle non ancora concluse con la graduatoria definitiva. Lo stabilisce una direttiva di oggi dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo (nella foto) di cui ha avuto visione Insanitas.

L’obiettivo è “procedere alla rideterminazione del numero dei posti messi a concorso, tenendo conto anche dei soggetti che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione, in coerenza al tetto di spesa assegnato ed entro il limite del 50% delle complessive risorse assunzionali”.

La direttiva è attuativa, appunto, del protocollo per le stabilizzazioni dei precari siglato a fine marzo 2023 tra assessorato e sindacati e vuole mettere ordine nella disparità di trattamento adottata in queste settimane dalle varie aziende sanitarie. Un fenomeno che era stato lamentato da alcuni sindacati, in testa la Fials, che aveva sollecitato all’assessorato “una direttiva vincolante” poichè “i commissari si muovono in ordine sparso”. Non a caso il sindacato guidato in Sicilia da Sandro Idonea ora esprime soddisfazione per questa direttiva.

Sandro Idonea (Fials Sicilia)

L’assessore Volo  ricorda che il “Protocollo prevede, preliminarmente, che le Aziende entro trenta giorni dalla notifica dovranno aggiornare i piani di fabbisogno del personale, in considerazione delle sopravvenute cessazioni di rapporti contrattuali, delle procedure di stabilizzazione in itinere nonché dei reclutamenti già perfezionatisi in applicazione di precedenti stabilizzazioni”.

“Esaurito tale adempimento, le Aziende dovranno effettuare uno step ricognitivo del personale avente i requisiti previsti dalla normativa in materia di stabilizzazioni, individuando, a saldi invariati e nei limiti del tetto di spesa assegnato, i posti vacanti da destinare alle procedure di stabilizzazione, nel rispetto del limite del 50% delle complessive risorse assunzionali” aggiunge l’assessore.

La sospensione dei concorsi

Inoltre, per “non disperdere la professionalità acquisita dal personale impiegato durante l’emergenza Covid-19 favorendone, in presenza dei requisiti di legge, i percorsi di stabilizzazione” l’assessore Volo sollecita appunto le aziende sanitarie a “sospendere le procedure concorsuali medio tempore bandite, sia quelle non ancora avviate sia quelle già avviate ma non ancora concluse con l’approvazione della graduatoria definitiva, onde procedere alla rideterminazione del numero dei posti messi a concorso, tenendo conto anche dei soggetti che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione, come prescritti dalla legge e ulteriormente chiariti e precisati in seno al Protocollo e alla presente direttiva, in coerenza al tetto di spesa assegnato ed entro il limite del 50% delle complessive risorse assunzionali”.

Come detto, restano escluse da questa sospensione le procedure di reclutamento relative all’area medica, “le cui croniche carenze di personale non possono incidere sulle scelte di programmazione tra accesso dall’esterno e stabilizzazione”.

Le proroghe dei contratti

Inoltre l’assessore alla Salute sottolinea: “Nelle more che vengano definiti tutti gli adempimenti previsti dal Protocollo di Intesa, le Aziende potranno procedere alla proroga dei rapporti in essere in scadenza, ove ritenuto necessario ad assicurare l’espletamento di tutte le attività di gestione ordinaria per il tempo necessario alla conclusione delle procedure di stabilizzazione, sempre in coerenza con il rispettivo fabbisogno di personale e nei limiti già indicati da ultimo con la circolare assessoriale del 28 febbraio 2023 n. 14487″.

Le eventuali rimodulazioni delle dotazioni organiche

Qualora all’esito degli avvisi di ricognizione emergano posti disponibili inferiori al numero di personale avente diritto alla stabilizzazione e fermo restando la conclusione delle procedure di stabilizzazione entro i limiti del tetto di spesa assegnato, l’Azienda interessata dovrà far pervenire una proposta motivata di rimodulazione del PTFP e della relativa dotazione organica prevedendo:
– le ulteriori necessità di risorse assunzionali per l’aumento dei profili professionali di interesse dell’iter di stabilizzazione, in coerenza con le previsioni di programmazione regionale;
– la determinazione economica dell’incremento previsto discendente dal punto che precede ai fini delle conseguenti valutazioni regionali.

Il punteggio premiale nei concorsi

Per il restante personale escluso dalle procedure di stabilizzazione sopra citate e che abbia maturato almeno 6 mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza, le aziende sono autorizzate a riconoscere un punteggio premiale nella valutazione curriculare pari a 0,3 per mese, sino ad un massimo di punti 7.

Pertanto, l’assessore ribadisce: “Per tali ragioni, le Aziende dovranno prevedere nei bandi di selezione, anche per le procedure in corso e non concluse, il riconoscimento del suddetto punteggio premiale- previa riapertura dei termini- nella fase della valutazionedei titoli”.

Infine, Giovanna Volo invita le aziende sanitarie “a dare puntuale e completa attuazione ai contenuti previsti in seno al Protocollo di Intesa nonché alle precise disposizioni formulate nella presente direttiva, dando comunicazione a questo Assessorato sullo stato di attuazione”.

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