Dal palazzo

I dettagli

Stabilizzazione dei precari, da Roma via libera anche per gli amministrativi

Lo prevede un emendamento del Milleproroghe approvato in Commissione al Senato. Tuttavia dalla Fedir sottolineano: "Finora sembrano esclusi amministrativi, avvocati e informatici"

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PALERMO. Da Roma arriva il primo via libera alla stabilizzazione anche dei precari amministrativi. In Commissione congiunta Affari Costituzionali e Bilancio, infatti, è stato approvato un emendamento al Milleproroghe (atteso dall’esame in aula) relativo ai requisiti, che sono inoltre posticipati.

“Al fine di fronteggiare la grave carenza di personale e superare il precariato, nonché per garantire continuità nell’erogazione dei Lea, per il personale dirigenziale e non dirigenziale del Ssn il termine per il conseguimento dei requisiti sull’aver lavorato alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022” si legge nella norma, che appunto specifica: “Queste disposizioni si applicano previo espletamento di apposita procedura selettiva e in coerenza con il piano triennale di fabbisogno di personale, al personale dirigenziale e non dirigenziale sanitario, socio-sanitario e amministrativo reclutato dagli enti del Ssn, anche con contratti di lavoro flessibile”.

Sulla vicenda interviene Salvatore Mingrino (Segretario Regionale aggiunto della Fedir), sottolineando: “Seppur apprezzando il lodevole intervento dei parlamentari nel fugare i dubbi del Mef sulle coperture finanziarie e, quindi, nell’approvare la norma per le stabilizzazioni non vorremmo che quanto riportato nel comma 9 quater, che parla di personale sanitario, socio sanitario e amministrativo, escludesse alcune figure professionali fondamentali quali gli avvocati, ingegneri e informatici che, assieme agli altri, si ripete, hanno contribuito alla comune lotta”.

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