PALERMO. «Abbiamo così dato risposte concrete a famiglie e ad associazioni che avevano chiesto di prestare particolare attenzione a un problema che molto spesso si sottovaluta». Lo afferma Margherita La Rocca Ruvolo (nella foto), presidente della commissione Sanità dell’Ars, intervenendo sull’approvazione in aula della legge che prevede “interventi a sostegno dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento”.
«L’obiettivo- ha detto Margherita La Rocca Ruvolo illustrando il ddl di cui è stata prima firmataria- è quello di garantire ai dislessici pari opportunità di apprendimento e di successo formativo, rendendo effettivo il loro diritto allo studio e non pregiudicando il loro futuro inserimento sociale e professionale. La legge prevede interventi sia sul piano sociale che scolastico, fornisce risorse specifiche per la scuola e le famiglie creando un apposito capitolo di bilancio. Tutti segnali forti per dare così un sostegno reale a chi, giornalmente, si adopera per contrastare la dislessia».
«È previsto inoltre- ha aggiunto- che la Regione adotti ogni misura necessaria per adeguare i propri servizi sanitari alle problematiche relative alle difficoltà specifiche di apprendimento, fornendo le strutture di neuropsichiatria infantile di appropriati strumenti riabilitativi e di personale qualificato e, in particolare, di neuropsichiatri infantili, psicologi con formazione specifica in valutazione neuropsicologica delle difficoltà di apprendimento, logopedisti, educatori professionali».
«Altro compito della Regione- ha proseguito la presidente della sesta commissione dell’Ars- sarà quello di predisporre una campagna di screening e monitoraggio su tutto il territorio regionale. L’individuazione delle strutture sanitarie pubbliche e private specializzate accreditate, preposte ad effettuare la diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento e le ulteriori iniziative volte ad assicurare l’identificazione precoce dei soggetti che ne sono affetti, dovrà avvenire applicando il piano socio sanitario regionale. La nuova legge prevede anche l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico sui disturbi specifici dell’apprendimento con scopo formativo del personale scolastico dirigente e docente, degli operatori della formazione e degli operatori sociosanitari, e funzione di promozione di screening, oltre che di documentazione, coordinamento e raccordo degli interventi».