Introdurre anche la professione dell’autista d’ambulanza e dell’autista- soccorritore del 118 nell’elenco dei lavori particolarmente usuranti, con l’obiettivo di esonerarla dall’adeguamento verso l’alto dell’età pensionabile.
È questo l’auspicio dall’AASI (Associazione autisti soccorritori italiani) in una lettera inviata al presidente del consiglio dei ministri, al ministro del lavoro, al ministro dell’economia ed al ministro della salute nonché all’ARAN, ai sindacati ed alle associazioni datoriali, che fa riferimento alla trattativa in corso tra le parti.
L’AASI sottolinea i vari fattori di stress a cui vengono sottoposti i lavoratori autisti d’ambulanza ed autisti soccorritori quotidianamente.
Il presidente dell’AASI, Stefano Casabianca, fa notare che «la condizione di lavoro usurante e gravoso deriva dall’occuparsi 24 su 24 di operazioni di soccorso e trasporto di soggetti in difficoltá, a tutela della vita umana e del suo rispetto».
Inoltre i soccorritori del 118 «sono soggetti allo stress della guida in emergenza urgenza ed ai pericoli della circolazione stradale e degli agenti atmosferici, nonché al rischio derivante dalla movimentazione manuale dei carichi, da sollevamento e spostamento, carico e scarico».