celiachia

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Siete celiaci? Ecco alcuni consigli da seguire…

Dott.ssa Floriana Farinella, Dietista

Fondamentale essere certi dell'assenza di glutine negli alimenti: al momento dell’acquisto, verificate che sia presente il simbolo della spiga sbarrata...

Tempo di lettura: 3 minuti

Che cos’è la celiachia?

È un’intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica presente nel frumento, nell’orzo, nell’avena, nella spelta e nel kamut. L’assunzione di cibi contenenti glutine, anche in dosi ridottissime, provoca nel celiaco una reazione immunitaria anomala.

Ne consegue un’infiammazione cronica dell’intestino tenue e dei villi intestinali, il cui compito consiste nel veicolare dagli alimenti le sostanze nutritive essenziali. Infiammandosi, i villi regrediscono in misura proporzionale alla gravità della celiachia, si danneggiano e non sono più in grado di trasportare le sostanze nutritive. I celiaci soffrono di carenze, per esempio di ferro, di vitamine e di microelementi, nonché in alcuni casi, di intolleranza al lattosio.

Sintomi

Sono vari e in taluni casi assenti. I più manifesti sono diarrea, perdita di peso, stanchezza, mal di pancia, vomito e nei bambini, anche arresto della crescita.

Altre volte possono essere apparentemente extraintestinali come anemia, osteoporosi, amenorrea, deficit delle vitamine e sali minerali o tipici di altre patologie, che a volte si associano, come la dermatite erpetiforme (è una patologia scatenata in soggetti geneticamente predisposti dall’assunzione dietetica di glutine e caratterizzata da lesioni cutanee specifiche e distintive, che regrediscono dopo l’eliminazione del glutine dalla dieta. È considerata una variante della malattia celiaca, anche se molto raramente si presenta con le caratteristiche lesioni della mucosa duodenale della celiachia), il diabete, le tiroiditi, la stomatite aftosa, le allergie e alcune patologie di tipo neurologico.

Diagnosi

Può essere identificata attraverso la ricerca sierologica e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia. Gli accertamenti diagnostici per la celiachia devono necessariamente essere eseguiti  in corso di dieta comprendente il glutine.

Terapia

La dieta aglutinata è l’unica terapia disponibile per celiachia, va eseguita con rigore per tutta la vita. Introdurre il glutine a 12 piuttosto che a 6 mesi, come avviene di norma, non modifica il rischio globale pur ritardando la comparsa di celiachia; ma potrebbe ridurre il rischio di sviluppare questa condizione nei bambini ad alto rischio genetico.

Alcuni consigli utili per l’approccio alla Celiachia:

1. Informarsi in maniera esauriente sull’alimentazione senza glutine presso il medico o un biologo nutrizionista o un dietista;
2. Consumare solo alimenti sicuramente senza glutine. Leggere con attenzione l’etichetta degli ingredienti: molti alimenti insospettabili potrebbero contenere glutine;
3. Moltissimi alimenti sono già privi di glutine per natura: carne, pesce, uova, patate, riso, verdura, frutta, latte e molti suoi derivati.
4. I prodotti senza glutine possono essere acquistati in farmacia e in alcuni negozi di generi alimentari, o supermercati;
5. Al momento dell’acquisto, verificare che sia presente il simbolo della spiga sbarrata, garanzia dell’assenza di glutine;
6. Informare coloro che fanno parte della propria sfera personale della particolare situazione nutrizionale e chiedere supporto;
7. A casa, al momento della preparazione dei cibi senza glutine, accertarsi che i piani di lavoro e gli strumenti di cucina siano perfettamente puliti, per evitare la contaminazione con il glutine;
8. Diventare soci dell’Associazione celiaci attiva in cui si risiede, per ricevere informazioni e prendere contatto con altri celiaci.

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