«La scadenza dei contratti degli operatori sanitari (medici, infermieri, tecnici, ostetrici e operatori socio-sanitari) assunti nell’ultimo triennio per sopperire all’emergenza Covid-19 e al mantenimento dei LEA, prevista per il 31/12/2022, con la fuoriuscita di tale personale dal nostro martoriato sistema sanitario rappresenterebbe una grave minaccia per la sopravvivenza di molti ospedali dell’isola».
Lo scrivono Salvatore Ballacchino, Salvatore Di Natale e Pier Paolo Di Marco (componenti della Segreteria regionale FSI-USAE), aggiungendo: «Considerate le difficoltà a reperire personale nella nostra regione, la presenza e il servizio prestato da loro nell’ultimo triennio ha rappresentato una forte garanzia a tutela sia della salute che della prevenzione pandemica. Il personale in scadenza di contratto negli ultimi mesi ha acquisito sul campo la necessaria esperienza professionale che ha permesso di innalzare il tasso qualitativo e quantitativo dell’offerta sanitaria nei nostri ospedali».
Il sindacato, allarmato «per la grave crisi assistenziale che potrebbe scaturire dal 01/01/2023 per il mancato rinnovo dei contratti a termine», sollecita al presidente della Regione e all’assessore alla Salute «un pronto intervento per valutare le modalità migliori e celeri che consentano la proroga dei contratti in scadenza, così come avvenuto nelle amministrazioni precedenti». La Fsi-Usae richiede anche l’emanazione di apposita nota assessoriale da indirizzare alle direzioni delle aziende sanitarie siciliane «per facilitare le operazioni di rinnovo contrattuale in modo uniforme».