PALEMO. «Un atto incivile ed ignobile, che oltre la sicurezza personale dei lavoratori minaccia l’intera sicurezza sociale, mettendo un’ambulanza “fuori uso” a discapito dell’intera collettività».
Lo afferma Stefano Casabianca, presidente dell’Associazione autisti soccorritori italiani, intervenendo sul fatto di cronaca accaduto stamattina a Palermo: la denuncia di un trentaseienne per avere rotto con un sasso il vetro dell’ambulanza del 118 che era intervenuta a soccorrerlo dopo un incidente stradale alla Cala.
«Manifestiamo piena solidarietà agli autisti soccorritori, al medico ed all’infermiere per la situazione di pericolo in cui si sono trovati durante il regolare svolgimento del turno di servizio, culminata con il danneggiamento dell’ambulanza», sottolinea Casabianca, ribadendo «con forza la necessità di affrontare il tema della prevenzione e della sicurezza nonché delle misure da adottare per tutelare il personale del SSR e del servizio urgenza emergenza sanitaria».
Interviene pure Fabio Genco (nella foto), responsabile della Centrale operativa del 118 di Palermo: «Non c’era stato alcun ritardi, otto minuti ha impiegato il mezzo di soccorso per arrivare sul posto dove non c’erano feriti gravi, solo codici verdi. È l’ennesima aggressione nei confronti del personale sanitario che cerca di svolgere al meglio il proprio compito in emergenza».
A bordo dell’ambulanza c’erano il medico Giacomo Catania, l’infermiere Giuseppe La Motta e gli autisti-soccorritori della Seus, Francesco Cavallaro e Roberto Zerillo.