Dal palazzo

I dettagli

Sanità siciliana, nuovo modello di valutazione orientato alle performance

Basato sulle esperienze internazionali, sarà sperimentato all'Arnas Civico ed è stato illustrato da Salvatore Requirez in un corso manageriale. Il plauso di Toti Amato.

Tempo di lettura: 3 minuti

Aria nuova sul mondo sanitario siciliano. Arriva da Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Palermo, il 7 e 8 ottobre si è tenuto un modulo del corso manageriale obbligatorio dedicato ai Direttori Sanitari e Amministrativi in materia di organizzazione e gestione delle aziende territoriali e ospedaliere. Dopo un articolato confronto col sistema in atto vigente e prevalente nella maggioranza delle strutture pubbliche dell’isola, Salvatore Requirez (direttore sanitario dell’Arnas Civico di Palermo) ha presentato un nuovo modello di valutazione orientato alle performance già in uso in alcune regioni d’Italia.

«Mi sono fatto interprete del disagio proveniente da più parti circa l’inadeguatezza degli attuali strumenti di valutazione che, oltre a essere obsoleti ed estremamente generici, mostrano una reale insufficienza rendere precisa contezza di quanto di valido si fa nei nostri presidi- afferma Requirez ad Insanitas- Questo non solo lascia scontenti centinaia e centinaia di bravi operatori che si esprimono quotidianamente ai massimi valori di buona sanità, e in molti casi di vera e propria eccellenza, senza vedere trasferita nella burocratica valutazione attuale il qualificante livello del loro lavoro, ma rende davvero problematico anche l’applicare compiutamente i disposti delle legge nazionale e del conseguente decreto regionale attuativo che agganciano (e volte vincolano) diverse azioni di programma aziendale alle risultanti delle procedure di valutazione delle performance».

Inoltre, Requirez sottolinea: «Assunzioni di nuove risorse professionali, l’individuazione dei bisogni formativi, l’organizzazione dei processi, le integrazioni operative sul modello dipartimentale, progressioni di carriera e, non ultima, una corretta assegnazione delle retribuzioni di risultato, devono basarsi su una più ampia ed esaustiva piattaforma di dati di attività sia a livello individuale che di struttura, in grado di illuminare davvero le scelte e riconoscere i meriti di chi profonde impegno. Le attuali schede, ancora incredibilmente rappresentate da un unico modello jolly valido per tutte le strutture di ogni area, hanno già abbondantemente mostrato i loro limiti. Credo sia giunto il momento di mandarle in soffitta».

Infine, Requirez aggiunge: «Per questo voglio esprimere al direttore del corso e al Direttore Generale del CFSS, Filippo Di Piazza, i miei ringraziamenti per la sensibilità nei confronti di questa attualissima tematica prevedendone l’inserimento con adeguato spazio in seno al programma formativo di alto livello».

Il modello proposto da Requirez, basato sulle esperienze internazionali di settore, adattato alla realtà dell’ARNAS palermitana e perfezionato anche con l’apporto dei sindacati e degli uffici del controllo di Gestione, sarà nelle prossime settimane avviato in fase sperimentale presso l’Ospedale Civico di Palermo affiancando le schede di uso corrente.

Interviene pure il presidente dell’ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, consigliere della Federazione nazionale Fnomceo: «Stabilire nuove regole di valutazione delle performance organizzative e individuali è indispensabile per garantire la distinzione di un giudizio e una reale motivazione della differenziazione di un trattamento economico. La premialità anche in sanità deve avere lo stesso orientamento delle cure personalizzate, che è l’obiettivo prioritario della medicina: individuale e personalizzato».

Inoltre, Amato sottolinea: «Così come è stato superato il classico approccio di diagnosi e cura con una nuova visione clinica paziente-centrica, gli stessi criteri dovrebbe essere utilizzati nelle schede di valutazione. Perché valutare significa attribuire un valore osservando una realtà, sia che si tratti di un team di lavoro che di un singolo medico. Valore che deve essere visto nella sua interezza e misurato non per una singola performance, ma per un percorso di abilità e competenza dimostrate sul campo nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti».

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