PALERMO. «Le stabilizzazioni stanno sanando solo in parte il dramma di intere carriere “sospese” e “precarie” per anni, ma non aggiungono nuovo personale in Asp ed ospedali siciliani. Occorre un piano organico di assunzioni che sia tempestivo, completo e soprattutto equo, partendo dalle emergenze già segnalate dalle direzioni aziendali».
Lo sostiene l’Anaao Assomed, sottolineando che i «piani del fabbisogno di personale approvati di recente per consentirne l’adeguamento alle disposizioni legislative in tema di procedure di stabilizzazione, evidenziano ancora drammatiche carenze nelle dotazioni organiche soprattutto nelle aree dell’emergenza e dei servizi».
Secondo il sindacato «in molte Aziende sono sguarniti al di là di ogni aspettativa, reparti come i Pronto Soccorso e le Rianimazioni ed anche le sale operatorie mostrano difficoltà a poter garantire l’attività. Macchie di leopardo di un sistema in evidente crisi».
«Entro 12 mesi- afferma Pietro Pata (nella foto), segr. Anaao Assomed Sicilia – ci attendiamo che le carenze evidenziate nei Piani del Personale siano colmate da un programma di reclutamenti mirati a garantire un livello migliore di erogazione dei LEA e a rendere meno problematica e pericolosa la vita nelle corsie degli ospedali e nelle strutture distrettuali».
La posizione di Pata è ferma: «È ora che la sanità siciliana esca dall’emergenza utilizzando le risorse economiche e professionali in modo efficiente, efficace e oggettivamente misurabile in termini di qualità. La rielaborazione dei tetti di spesa per il personale, fermi al 2011 (D.A. 2322) e pari a 2.635 milioni di euro, rideterminati nel 2015 (allegato B del D.A.1380), può rappresentare la piattaforma per una nuova contrattazione delle risorse da destinare alle nuove assunzioni».