PALERMO. Quasi un centinaio di camici bianchi tra sindacalisti e medici precari si sono radunati venerdì scorso davanti all’Assessorato Regionale della Salute di piazza Ottavio Ziino.
L’assessore Baldo Gucciardi ha ricevuto una delegazione guidata dal Segretario Regionale CIMO, Giuseppe Riccardo Spampinato, la rappresentanza FESMED e da medici precari provenienti da varie province siciliane.
Durante il colloquio Gucciardi ha assicurato ai sindacalisti di Cimo e Fesmed che il Piano di riordino della Rete delle emergenze è già pronto e che probabilmente già la settimana prossima tutto le organizzazioni sindacali saranno convocate per averlo illustrato.
In un comunicato stampa, le segreterie regionali dei due sindacati sottolineano: «L’assessore si è detto disponibile a recepire eventuali osservazioni e proposte di modifica di parte sindacale, ma ha anche tenuto a precisare l’importanza dell’adozione del Piano che consentirebbe lo sblocco immediato di una parte delle promesse assunzioni attraverso lo scorrimento delle graduatorie in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno».
Secondo Cimo e Fesmed «un ulteriore slittamento di tali graduatorie nella malaugurata ipotesi di una bocciatura del Piano di riordino dipenderebbe solo dal Parlamento Italiano ed è assai probabile, a detta dell’assessore Gucciardi, perché alla vicenda risultano interessate almeno altre 12 Regioni italiane, oltre alla Sicilia. Per quanto riguarda invece i precari non rientranti in tali graduatorie, i tempi di espletamento delle procedure concorsuali sono sicuramente più lunghe e i tempi tecnici per l’immissione in servizio non sono compatibili con le scadenze di fino anno».
Inoltre Gucciardi si è impegnato, su precisa richiesta della CIMO, alla proroga degli incarichi a tempo determinato, per quei medici che ricoprono incarichi su posti vacanti. L’iter dell’esame della Rete Ospedaliera prevede dopo il passaggio sindacale, l’esame da parte della VI Commissione all’Assemblea Regionale e il confronto con la Conferenza dei Sindaci.
I timori maggiori sembrano possano derivare proprio dai territori, da sempre contrari agli inevitabili tagli di strutture e Reparti. Ma la normativa nazionale in materia è molto rigida e, nonostante il tentativo di mediare da parte dell’Assessorato, è certo che molte strutture al di sotto degli standard quantitativi e qualitativi previsti dal DM 70 saranno chiuse.
Cimo e Fesmed hanno assicurato a Gucciardi un confronto sereno e la disponibilità a sottoscrivere il Piano di riordino della Rete delle Emergenze, purché ci sia in futuro la possibilità di apportare correttivi qualora si ritengano necessari e a condizione che l’approvazione dello stesso conduca in tempi rapidi allo sblocco delle graduatorie vigenti, all’espletamento delle procedure concorsuali per la stabilizzazione dei precari e infine alle tanto attese mobilità.
«La disponibilità mostrata dall’assessore viene presa come un primo positivo segnale da parte di Cimo e Fesmed che, col consueto senso di responsabilità, si sono dichiarati disponibili al confronto e alla collaborazione, senza tuttavia rilasciare a nessuno deleghe in bianco. Gli impegni assunti vanno rispettati, le promesse vanno mantenute».
Infine, Cimo e Fesmed si dichiarano «soddisfatti per i risultati ottenuti con la manifestazione e attendono di vedere quindi concretizzarsi quanto concordato con l’assessore Gucciardi nel più breve tempo possibile. In caso contrario la battaglia sindacale culminata nel sit- in riprenderà con maggior vigore, non escludendo la possibilità della proclamazione di uno sciopero».