AGRIGENTO. «In questi anni di governo della sinistra la nostra sanità siciliana sembra guardare al ribasso». Lo scrive in una nota Giusy Savarino (nella foto), portavoce di #DiventeràBellissima, ponendo l’accento in particolar modo sugli ospedali in provincia di Agrigento: «Erano un tempo fiori all’occhiello della sanità siciliana, ma hanno chiuso reparti, ed altri sembrano inesorabilmente destinati alla chiusura per mancanze di risorse economiche e umane».
Poi la Savarino, candidata alle Regionali del 5 novembre, aggiunge: «Tra i tanti casi, un esempio eclatante è quanto accaduto all’ospedale di Canicattì, inserito nella rete ospedaliera regionale come ospedale di base, come un ospedale dunque con un numero limitato di specialità, pur avendo ben otto reparti in più rispetto a quanto previsto dalla legge. Praticamente rispetto ad un comune ospedale di base a Canicattì opera in più anche un’unità coronarica, un punto nascita, neonatologia, psichiatria, oncologia, neurologia, c’è un centro trasfusionale, e una stroke unit di I livello. Di contro per poter essere promosso a Dea di I livello, al Barone Lombardo, mancava solo l’attivazione di appena tre reparti (urologia, oculistica e otorinolaringoiatria) di chirurgia minore che necessitano di pochi posti letto, e dunque minori costi».
Subito dopo, l’atto di accusa contro l’amministrazione Crocetta: «In pratica la scelta politica scellerata della sinistra al governo è stata quella di votare al ribasso un ospedale che con pochissimo sforzo poteva essere potenziato e promosso, ponendo così nei medici e negli operatori sanitari il legittimo dubbio che quei reparti in più siano destinati nel tempo a chiudere. Il Barone Lombardo presidio di base è un atto ignobile del governo Crocetta, che ha mortificato le potenzialità enormi sia strutturali che professionali di quell’ospedale, e umiliato quanti vi lavorano, con enormi sacrifici e turni aberranti, assicurando in questi anni, un servizio ai cittadini di un territorio ampio che va ben oltre i 150.000 utenti richiesti. Tutto questo è inammissibile, e una politica seria e responsabile deve farsene carico e porvi rimedio».