ASP e Ospedali

La protesta

“San Giovanni di Dio”, la Cisl FP: «Tunnel di sanificazione non in funzione»

Il sindacato ha proclamato lo stato di agitazione del personale 118 per il prossimo 10 settembre.

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AGRIGENTO. «Tunnel di sanificazione all’ospedale San Giovanni di Dio acquistato da dieci mesi e mai entrato in funzione»: lo afferma la Cisl FP che ha proclamato lo stato di agitazione del personale 118 per il prossimo 10 settembre. I lavoratori liberi dal servizio della Seus terranno un sit in davanti al nosocomio agrigentino dalle 10 alle 12 per chiedere che gli importanti presidi vengano attivati, a tutela degli operatori e dei pazienti.

“È passato quasi un anno dall’acquisto dei due tunnel per la disinfezione e igienizzazione di persone e mezzi- scrivono in una nota indirizzata alla direzione dell’Asp, alla direzione dell’ospedale e alla Seus il segretario generale della Cisl FP di Agrigento, Caltanissetta ed Enna Salvatore Parello e il segretario aziendale della Seus 118 di Agrigento Massimiliano Mangiafridda– Abbiamo più volte segnalato con diverse note le condizioni inadeguate in cui gli operatori del 118 erano costretti ad effettuare la sanificazione. Non comprendiamo per quale motivo un’azienda sanitaria come quella di Agrigento non sia stata in grado di mettere in atto, in tempi ragionevoli, misure, anche di carattere straordinario, finalizzate a consentire l’installazione del sistema di sanificazione già acquistato per l’ospedale ‘San Giovanni di Dio’ e della predisposizione di un locale idoneo, adiacente all’area di stazionamento con servizio igienico, nel quale gli operatori possano attendere la fine delle operazioni di sanificazione”.

Il sindacato, nell’annunciare lo stato di agitazione, chiede inoltre di conoscere: «i motivi per cui il tunnel non sia stato messo in funzione; chi ha la responsabilità di garantire gli standard di sicurezza dei centri di sanificazione; quali siano i tempi previsti per l’entrata in funzione del tunnel dell’ospedale “San Giovanni di Dio” e quali siano le misure, vista l’emergenza sanitaria, anche di carattere straordinario, che si intendono intraprendere per superare le problematiche che hanno sino ad oggi impedito l’installazione del centro di sanificazione».

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