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La polemica

Ritardi su rete ospedaliera ed assunzioni? Botta e risposta tra M5S e Razza

Secondo i deputati grillini della Commissione Sanità dell'Ars «non è cambiato nulla dai tempi di Crocetta, solo spot ma in realtà si continua a brancolare nel buio». La replica dell'assessore su facebook: «Un volgare attacco. C'è un limite anche alla menzogna, risponderò loro in Sesta Commissione».

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PALERMO. «Non è cambiato nulla dai tempi di Crocetta, su rete ospedaliera ed assunzioni solo spot, ma in realtà si continua a brancolare nel buio». Lo affermano i deputati M5S della Commissione sanità dell’Ars, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua.

«Stabilizzare 5000 persone- dicono i grillini- lascia la sanità siciliana nello stesso stato in cui attualmente si trova perché lascia invariato il numero di operatori della sanità, oggi a tempo determinato, domani a tempo indeterminato, e non risolve il problema del reale fabbisogno di personale delle aziende sanitarie, causa e ragione principale della inefficienza della sanità siciliana».

La replica dell’assessore Razza è affidata a un post sulla sua pagina facebook: «Ho letto un volgare attacco da parte dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle che siedono in Commissione Sanità. Non posso pretendere che in pubblico si tenga lo stesso atteggiamento che si manifesta in privato, quando si parla della rete ospedaliera o del lavoro fin qui svolto.  Ma c’è un limite anche alla menzogna. Ai signori deputati del movimento cinque stelle risponderò domani in commissione sanità».

Secondo i parlamentari grillini «la parola concorsi è evidente sia stata bandita dal vocabolario della Regione. Nel frattempo, ricordiamo all’assessore, che molte graduatorie di vincitori di concorso sono bloccate, a seguito del piano di rientro e scadranno esattamente tra un anno come quella degli infermieri».

Nelle mire dei deputati non c’è solo il «miraggio» delle assunzioni, ma anche «il cronico ritardo della rete ospedaliera, ancora non consegnata nelle mani dei commissari della VI Commissione dell’Ars».

«Mancano- afferma Francesco Cappello– solo 10 giorni alla fine di giugno, termine entro il quale la Commissione dovrà esprimere un parere ed il governo regionale gli atti conseguenziali affinché la rete entri finalmente in vigore in Sicilia. Peraltro è assai grave che a dare esecuzione alla rete, e quindi ad elaborare atti aziendali e piano del fabbisogno del personale, siano gli stessi direttori generali, oggi commissari, e prossimi, così si dice, ad essere sostituiti dai nuovi direttori generali, sulla cui procedura tutto tace pericolosamente».

«Resta il fatto- conclude il deputato- che la rete ospedaliera che questo governo si accinge a presentare alle parti sociali rappresenta, nel solco del governo precedente, l’ennesimo atto di imperio non concertato con nessuno e di cui domani le parti sindacali potranno solo prendere atto e ratificare quanto voluto e stabilito dal governo stesso. Tutto ciò risulta inaccettabile per i siciliani, che si vedranno per l’ennesima volta calato dall’alto un piano sanitario elaborato in modo unilaterale e senza confronto con il territorio».

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