La demenza è una delle malattie neurodegenerative sempre più diffuse a livello mondiale, con numeri in costante crescita. Ad oggi, purtroppo, non esiste alcuna cura rendendo la riabilitazione cognitiva l’unica strada percorribile. Si tratta di un trattamento non farmacologico consistente nell’apprendimento di strategie compensatorie e nello sfruttamento delle abilità residue, così da mantenere per maggior tempo possibile le capacità cognitive dei pazienti. Negli ultimi tempi, la riabilitazione cognitiva passa anche attraverso le tecnologie innovative, tra cui la realtà virtuale.
A parlarne ad Insanitas è Laura Pisciotto, psicologa di area Neuropsicologica, una delle poche esperte sul territorio di Palermo ad eseguire il trattamento grazie al conseguimento di un Master per la realtà virtuale, il trattamento consistente in un sistema tridimensionale che, attraverso l’utilizzo di un visore, permette all’utente di calarsi in un ambiente reale. Nei soggetti affetti da demenza questo permette non solo di mantenere le capacità cognitive ma anche l’autonomia, entrambe fortemente compromesse dalla malattia. Ad esempio, il paziente affetto da Alzheimer ha la possibilità di immergersi in degli scenari che rappresentano vivamente la propria quotidianità, in modo da ripetere determinati comportamenti nella realtà “reale”.
La riabilitazione cognitiva, inoltre, è fondamentale anche in termini di prevenzione favorendo la cosiddetta plasticità cerebrale, ovvero la potenzialità del cervello di variare funzione e struttura durante la vita adulta. È possibile sottoporsi al trattamento tramite realtà virtuale presso il Centro Medico l’Emiro, a Palermo, centro multidisciplinare basato sull’integrazione di diverse figure professionali.