ASP e Ospedali

Intervista a Mario Zappia

Reparti nuovi, assunzioni e strumentazioni moderne, così la sanità agrigentina cambierà volto

Il Commissario straordinario dell'Asp di Agrigento, Mario Zappia, traccia la linea dei tanti interventi in corso ma avverte: "Il vero problema rimane la carenza di personale"

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Un canale diretto di comunicazione fra la cittadinanza e i vertici dell’azienda sanitaria è uno degli obiettivi di questi due anni di direzione del commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia. Sono tante però le novità che riguardano il territorio dell’agrigentino: “In questo momento stiamo facendo diversi lavori negli ospedali – ha dichiarato il commissario. – L’ultimo intervento riguarda gli ascensori del San Giovanni Di Dio. Girando settimanalmente gli ospedali mi sono reso conto che la situazione era al limite della decenza”.
In diversi reparti ospedalieri e pronto soccorso dei cinque distretti ospedalieri presenti in provincia sono in corso importanti lavori.  “A Canicattì i lavori per l’ammodernamento e ampliamento del pronto soccorso sono iniziati l’anno scorso e se ne prevede la fine per il mese di marzo, mentre sono già conclusi i lavori per il covid-hospital al “Parlapiano” di Ribera (oggi punto di riferimento del bacino provinciale). Al San Giovanni Di Dio di Agrigento e all’Ospedale di Canicattì sono in corso i lavori per il rinnovo dei reparti di terapia intensiva e subintensiva. Si tratta di interventi che miglioreranno non solo le infrastrutture ma soprattutto le tecnologie. I lavori volti al miglioramento delle infrastrutture sono fondamentali dati i 903 posti letto di cui sono dotati, complessivi, i 5 presidi ospedalieri della provincia.”
Oggi l’ospedale di Ribera è uno dei più all’avanguardia del territorio: “L’abbiamo dotato degli impianti tecnologici più avanzati. Abbiamo anche modernizzato l’ospedale con uno dei sistemi di ossigenazione più moderni d’Italia. Uno dei punti fondamentali delle diverse ristrutturazioni che stiamo affrontando è la sostenibilità. Tutti e cinque gli ospedali sono interessati da interventi di efficientamento energetico, con l’installazione di pannelli fotovoltaici. Uno di questi interventi, a Canicattì, è già stato ultimato”.
“Sono rimasto davvero stupito – prosegue Zappia – quando sono arrivato all’Asp di Agrigento, questi ospedali avevano una tecnologia veramente obsoleta. Oggi, grazie a tutti questi lavori ed ai finanziamenti ottenuti, anche grazie ai fondi del Pnrr, stiamo riuscendo a restituire dignità alla sanità agrigentina.”
“Quando parliamo di Pnrr non parliamo solo di ospedali, ma di territorio e quindi anche delle 19 case di comunità della nostra provincia, per cui abbiamo già affidato i progetti. Saranno dei poliambulatori aperti h24. Nelle ore diurne ci saranno medici di famiglia in forma aggregata, presenti tutto il giorno con una parte di specialistica ambulatoriale e di diagnostica. Nelle ore notturne invece ci sarà la guardia medica. È un modo di ripensare alla medicina del territorio che va incontro alle esigenze del paziente, rendendo più efficiente e sistematica l’assistenza di prossimità e decongestionando d’altro canto i pronto soccorso”.
Nuovi progetti anche per gli ospedali di comunità: “Sono impropriamente chiamati così. I pazienti si aspettano gli ospedali in senso stretto. Ad esempio a Santa Maria del Belice è partito il progetto per un ospedale di comunità, creando parecchia confusione negli utenti. Per chiarire: l’ospedale di comunità è una fase di mezzo tra ambulatorio e ospedale”, ha proseguito il commissario. A tal proposito il Pnrr afferma che queste sono strutture ad assistenza prevalentemente infermieristica. “Non ci sono medici che si turnano normalmente, ma devono fare il giro-visita e poi devono essere reperibili per l’assistenza ai pazienti non gravi o post acuzie”.
Il vero problema di questa riforma è però la mancanza di personale, non previsto dai fondi del Pnrr. “Fortunatamente noi riusciamo ad avere un ricambio generazionale. Abbiamo già concluso una decina di concorsi e ne abbiamo altri 22 in corso. Le tempistiche dipendono dalle commissioni. I commissari al momento sono tre e stiamo procedendo con la formazione delle nuove commissioni. Superato questo passaggio siamo pronti a fare uscire le date dei nuovi concorsi. Al momento stiamo lavorando per definire un concorso di neonatologia infantile. Dal 9 al 10 ottobre ci sarà il concorso di pediatria”. Quanto alla stabilizzazione dei precari: “Abbiamo già completato le ricognizioni – conclude Zappia – e adesso stiamo verificando le documentazioni per le figure di infermieri, medici, OSS, psicologi e farmacisti”.

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