PALERMO. La sperimentazione del vaccino anticovid italiano ReiThera proseguirà nonostante la decisione della Corte dei Conti di bloccare i finanziamenti già decisi dal governo per un vizio di forma del contratto di sviluppo. «Lo stop del finanziamento non avrà alcun impatto sul regolare proseguimento e svolgimento della fase II a cui in tanti hanno partecipato dando un contributo e un supporto straordinario- ha precisato Antonio Cascio, Direttore della UOC di “Malattie Infettive e Tropicali” referente per la sperimentazione del nuovo vaccino presso il Policlinico “Giaccone” di Palermo- Il pronunciamento della Corte non riguarda la bontà del progetto o del vaccino ma aspetti tecnico-giuridici legati al contratto di finanziamento. Reithera continua, come prima e più di prima, con determinazione ed impegno a credere nel progetto. Per lo svolgimento della fase III, in mancanza di intervento da parte del governo, l’azienda di Castel Romano cercherà fonti di finanziamento alternativi».
In breve, in una nota dello scorso 11 maggio i giudici contabili hanno fatto sapere che “la Sezione centrale ha deliberato di ricusare il visto sul decreto” relativo all’Accordo di sviluppo industriale sottoscritto il 17 febbraio 2021, tra Mise, Invitalia e la ReiThera, per cui l’atto non è stato ammesso a registrazione. Secondo quanto reso noto dalla Corte, l’ufficio contabile ha ritenuto che le risposte fornite dall’Amministrazione non fossero idonee a superare le osservazioni formulate nel rilievo, deferendo la questione all’esame del Collegio della Sezione centrale per il controllo di legittimità. «La fase II sta per terminare, infatti, abbiamo già fatto tutte le vaccinazioni e adesso stiamo facendo i relativi controlli- riferisce ancora il professore Cascio- Non appena ci saranno gli esiti si partirà con la fase III che deve essere modificata e calibrata in base ai risultati della fase II».