PALERMO. Dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi, arriva con un video postato su facebook il 12 settembre, la “versione” di Ruggero Razza.
L’assessore regionale alla Salute ha pubblicato questa mattina un video registrato con il suo telefonino presso l’aeroporto di Cagliari, in attesa del volo di ritorno in Sicilia.
Nel video che dura più di 10 minuti, Razza risponde punto per punto ai dubbi e alle polemiche sollevati in questi giorni in merito al Corso trimestrale al Cefpas di Caltanissetta per 300 medici non specializzandi da impiegare nei pronto soccorso dell’isola.
«Prima di ogni altra cosa- afferma l’assessore- con gli uffici dell’assessorato abbiamo fatto un approfondimento giuridico della questione, rilevando negli accordi collettivi l’esistenza del corso per “Medici dell’emergenza sanitaria territoriale”, un corso quindi precisamente previsto dalla legge e destinato ai medici da impiegare nelle ambulanze medicalizzate e nei PTE».
«Poiché – continua Razza- nei nostri Pronto Soccorso ci si può anche formare, abbiamo affiancato a questo corso previsto dalla legge un ulteriore corso, quello da seguire al Cefpas, con successivo tutoraggio presso i Pronto Soccorso, con l’affiancamento dei giovani medici ai colleghi strutturati».
«Il costo del corso sarà interamente rimborsato”, chiarisce l’assessore sgombrando il campo da un’altra polemica, e aggiunge: «Voglio precisare che questo percorso non è sostitutivo rispetto alla formazione specialistica, ma specificamente indirizzato a medici laureati ed abilitati che, oltre a fare il corso per l’emergenza sanitaria territoriale, avranno un’opportunità di ulteriore formazione attraverso il progetto “training on the job”, misura formativa anche questa prevista dalla legge».
In conclusione Razza ricorda: «Tutti i sindacati, tranne uno, hanno accolto positivamente la nostra iniziativa. D’altronde sul Fondo Sanitario Nazionale la Regione non può aumentare le Borse di Studio, perché lo impedisce la legge».
Poi viene definita “ridicola” la proposta avanzata da single sindacali ed associative di aumentare il numero si corsi di specializzazione in medicina di urgenza: «L’unica scuola di specializzazione in medicina di urgenza presente in Sicilia è quella di Catania, dove ogni anno si registrano circa 4 iscritti. Quanti anni dovremmo aspettare quindi prima di smaltire il fabbisogno urgente di 300 posti per i nostri pronto soccorso?».
Quanto alla polemica sulla formazione universitaria che sarebbe messa in discussione dal progetto presentato dall’assessorato alla Salute, Razza risponde: «Capisco che c’è una certa gelosia del sistema universitario. Le scuole di specializzazioni sono importanti, la Regione contribuisce e vorremmo fare molto di più. Ma di fronte ad un problema abbiamo pensato ad una soluzione che riconosce diritto ai cittadini. Quello che crea indignazione è il modo baronale di mentire ai cittadini. Andiamo avanti convinti di aver adottato un’iniziativa legittima ed indispensabile per il nostro servizio sanitario. Per il resto, l’ignoranza, la malafede la lasciamo agli altri. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando».