Dal palazzo

L'iniziativa

Rapporto degli italiani con le vaccinazioni, al via la seconda edizione di Obvious meeting

Si terrà giovedì 19 ottobre presso l'hotel Aemilia a Bologna con la presentazione dei risultati di un'indagine svolta su un campione di 10 mila persone.

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Giovedì 19 ottobre, presso l’hotel Aemilia a Bologna, si terrà la seconda edizione del meeting “OBVIOUS” (OBservatory on Vaccine Hesitancy in Italy-Online UniBo Surveys) l’osservatorio, istituito all’Università di Bologna, che ha come obiettivo quello di monitorare ed analizzare l’adesione vaccinale nella popolazione italiana. L’attività dell’Osservatorio si concentra sulle vaccinazioni previste dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e, nel corso del 2023, ha raccolto dati sull’adesione ai vaccini contro Herpes Zoster, Virus Influenzale, Pneumococco, Meningococco e Tetano. Vaccinazioni gratuite, raccomandate dal servizio sanitario nazionale ad alcune categorie di cittadini.

Lo studio, che quest’anno darà ampio spazio al nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Nazionale (PNPV), mostra le tendenze e i cambiamenti registrati negli ultimi due anni, dando evidenza di dati e risultati difficilmente reperibili altrove, come quelli che riguardano le differenze nell’adesione vaccinale in relazione a diversi fattori, fra cui la regione di provenienza, il sesso, l’età, la professione. Uno studio lungo e approfondito che, nel corso del meeting, offrirà ad una platea qualificata di oltre 150 professionisti accreditati, uno spaccato sulle ragioni dietro l’adesione vaccinale della popolazione.

L’adesione vaccinale costituisce un fenomeno complesso, determinato da una serie di variabili come convinzioni personali, emozioni, influenze sociali, questioni pratiche o logistiche. Con la pandemia da COVID-19, si è verificata un’esacerbazione della mancata adesione alle campagne vaccinali nazionali, legata solo in parte al generale rallentamento dei servizi sanitari per l’emergenza.

È quindi fondamentale esplorare tutti i principali fattori che influenzano l’adesione, tra cui fattori strettamente individuali, come la percezione del rischio di malattia o la fiducia nella ricerca scientifica, e fattori contesto-specifici, quali le campagne di comunicazione, i luoghi di somministrazione o l’accessibilità delle vaccinazioni.

Il team dell’Università di Bologna, la cui segreteria scientifica è composta da Davide Gori, Aurelia Salussolia, Giusy La Fauci, Marco Montalti, Zeno Di Valerio, Angelo Capodici e Jacopo Lenzi, ha sviluppato un questionario utilizzando i tools approvati dall’OMS per indagare l’influenza di tutti questi fattori nel contesto specifico italiano.

Il questionario è stato somministrato in modo da porre le domande specifiche per vaccino solamente alla popolazione per cui tale vaccino è indicato. La popolazione è stata individuata in base a diverse caratteristiche, tra cui età professione e patologie concomitanti, facendo riferimento alle indicazioni del PNPV. Sono stati indagati anche fattori pratici che possono influenzare la vaccinazione, come i luoghi dove gli italiani preferiscono vaccinarsi, i giorni e gli orari. Dati apparentemente di poco conto ma che, considerati in larga scala, possono aiutare molto le Regioni e le ASL a sviluppare strategie vaccinali per aumentare l’adesione.

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