Policlinici

La polemica

Quarto Policlinico siciliano, il sindaco di Caltanissetta: «Da Enna fuga in avanti, intervenga Schifani»

Roberto Gambino contesta l'accordo siglato tra Asp ennese ed Università Kore e sollecita l'intervento della Regione e un'ispezione.

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«Chiediamo un incontro urgente al Presidente della Regione Siciliana On. Renato Schifani. Sul policlinico continuano ad arrivare bordate da Enna e sembra che noi siamo a bocce ferme, ma non è cosi». Lo afferma il Sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino (nella foto), aggiungendo: «Dopo la conferenza dei sindaci si sono svolti una serie di incontri, anche giornalieri, con l’assessore Volo, con le associazioni, con il rettore di Unipa Prof. Midiri, durante i quali si sono gettate le basi per costruire quello che deve essere il quarto policlinico universitario siciliano, che ha come bacino d’utenza l’intera Sicilia centro meridionale e racchiude le province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna».

La polemica sull’intesa Asp di Enna-Kore

«Il policlinico deve incidere sui territori suddetti e deve avere come hub l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, che come tutti sanno è d.e.a. di secondo livello e ospita tutti i reparti all’interno dei quali possono essere istituite le cliniche- aggiunge il sindaco- Sul nostro ospedale si sta lavorando già da parecchi mesi, di concerto con il Rettore Midiri, con il commissario straordinario dell’asp Caltagirone e con i primari del Sant’Elia, per istituire all’interno del d.e.a. di secondo livello le scuole di specializzazione delle discipline presenti. Le fughe in avanti del commissario dell’asp di Enna Iudica e del presidente di Unikore Salerno, penso siano utili soltanto a trasformare qualche medico che presta servizio presso l’Umberto I in professore universitario senza l’espletamento di nessun concorso, in applicazione ad una “famigerata” delibera di Razza, risalente alla scorsa legislatura».

«Sia fatta azione ispettiva ad Enna»

Inoltre, Gambino sottolinea: «Non voglio entrare nel merito se tale azione sia corretta o meno, ma mi permetto di suggerire agli assessori regionali alla salute, all’istruzione e più direttamente al Presidente della Regione Siciiana e al MIUR, un’azione ispettiva per l’accertamento della sua regolarità. Per quanto riguarda la trasformazione in cliniche sulla carta, perché solo sulla carta possono essere, di quattro reparti dell’Umberto I, è palese che tale azione sia amministrativamente illegittima e sto valutando con l’avvocatura comunale la possibilità di ricorrere alla magistratura amministrativa come ho già fatto con il ricorso al TAR per l’ex ospedale Vittorio Emanuele e ciò sempre a tutela della città di Caltanissetta e dei suoi cittadini».

«Il baricentro sia l’ospedale Sant’Elia»

«Adesso è arrivato il tempo di fare chiarezza e di giocare a carte scoperte, la settimana scorsa insieme alle associazioni ho chiesto al Presidente della Regione un incontro per definire l’intera tematica, a questo punto l’incontro è diventato urgentissimo, prima che ci siano altre fughe in avanti e quindi torno a chiederlo con forza- conclude il sindaco di Caltanissetta-  Noi siamo convinti che l’importante struttura universitaria possa essere istituita soltanto avendo come baricentro l’ospedale Sant’Elia e come bacino d’utenza le tre province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna e perché no parte della provincia di Palermo (Madonie basse) e di Catania (sino al Calatino) e lotteremo duramente per ottenere questo risultato importante per tutto il territorio della Sicilia Centro Meridionale».

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