PALERMO. «Continuiamo a chiamare “eroi” gli operatori della sanità, non solo quegli ospedalieri ma anche quelli del 118, però non riusciamo a passare dalle parole ai fatti». Sono le parole del vice presidente della commissione Sanità alla Ars, Carmelo Pullara.
«A oltre sei mesi dall’approvazione della legge finanziaria regionale (2 maggio 2020)- continua il parlamentare- il governo regionale non è riuscito a pagare il bonus che come parlamento, io tra i primi, abbiamo fortemente voluto ed approvato. Certamente non sono i soldi a potere ripagare i rischi e la fatica ma sono il segno della gratitudine e dell’attenzione ma anche della motivazione. Perché questa ipocrisia di questa politica?».
«Ho sentito parlare- afferma il deputato- di pre-impugnativa, forse un nuovo istituto giuridico?! Chiedo pertanto che senza indugio si dia corso all’applicazione della norma ad oggi valida ed efficace. Per chiarezza ricordo a me stesso che si tratta di 1.000 euro ad operatore al mese da Marzo 2020 fino al termine della emergenza pandemia. Non posso rimanere silente perché sarebbe complicità e condivisione di colpevolezza .È il momento della responsabilità ognuno la propria come per le passerelle. Non di minore importanza è la gestione del reperimento delle risorse che invito a fare con metodi trasparenti, il click day ha dimostrato di essere trasparente ed efficace, e con contratti univoci. In tale ultimo senso c’è una giungla, si passa dal contratto libero professionale al tempo determinato come se nulla fosse».
«Ma mi chiedo- conclude Pullara -che libera professione, per esempio, possono esercitare gli OSS?! Si chiedano i doveri ma si diano diritti e dignità. Ciò valga per tutte le categorie e per tutti gli ambiti, dagli ospedali pubblici a quelli privati passando per il servizio 118. Sono certo che quello che dico è il pensiero dei più ma rimane silente. Se questa politica non è in grado di rispondere a tali minime esigenze non gli resta che farsi da parte».
Nei giorni scorsi sul bonus si era svolto un vertice tra Ruggero Razza e i sindacati: clicca qui per il resoconto.