PALERMO. «La sinergia tra ospedalità privata convenzionata e Sanità pubblica durante il Covid-19 è stata virtuosa, il nostro auspicio è che si prosegua su questo modello di forte integrazione». È l’appello lanciato dall’Aiop Sicilia nell’intervista video di Insanitas (CLICCA QUI) del presidente Carmelo Tropea e del vicepresidente Gustavo Barresi.
«Abbiamo dato il nostro apporto in questi due anni in base alle esigenze del territorio, anzitutto erogando prestazioni per pazienti Covid- sottolinea Tropea- Inoltre, alcune Case di cura hanno interrotto le proprie attività ordinarie per trasformarsi in Centri Covid ed altre hanno accolto i pazienti Covid dai pronto soccorsi. Abbiamo ospitato équipe provenienti da ospedali pubblici e partecipato alla campagna vaccinale e al servizio tamponi, il nostro è stato quindi un apporto sinergico».
Il presidente dell’Aiop Sicilia ha aggiunto che «l’accordo sull’aggregato 2021 ha recepito tutti gli sforzi che il nostro sistema ha fatto, recuperando circa il 15 per cento delle prestazioni non erogate l’anno precedente. Ora stiamo iniziando a lavorare per il nuovo aggregato e ci auguriamo che questi impegni possano essere protratti anche neo prossimi anni: si è dimostrato, infatti, che la sinergia consente di avere una migliore Sanità sul territorio. Noi siamo anche pronti ad aumentare le nostre capacità produttive, spesso le nostre aziende erogano per il 50 per cento delle proprie potenzialità, che ben venga questa ritrovata centralità del servizio sanitario dopo decenni di tagli. Ringrazio a nome del Consiglio e degli associati l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, il dirigente generale del dipartimento alla Pianificazione strategica, Mario La Rocca, e tutti i funzionari per il supporto che ci hanno dato e continuano a darci. Ci auguriamo di continuare a collaborare sulla falsariga del passato biennio».
Da parte sua, il vicepresidente regionale Gustavo Barresi ha sottolineato «il valore aggiunto di un approccio sistemico e di forte integrazione tra i diversi attori della Sanità siciliana», sottolineando che «le strutture private hanno avuto un ruolo sia diretto che di subentro rispetto a quelle pubbliche nell’assistenza ai pazienti Covid-19». Inoltre, «la forzata riduzione dei viaggi della speranza nel corso di questa pandemia ha fatto emergere una capacità di risposta significativa da parte della Sanità siciliana nel suo complesso, privata e pubblica: i primi dati indicano che sulle patologie complesse c’è un recupero di fiducia da parte dei pazienti nei confronti dell’assistenza sanitaria siciliana e questa è questa è una tendenza che tende a consolidarsi».