PALERMO. Si è svolto il 9 giugno a Palermo il convegno “Dimissione e follow up del pretermine in Sicilia”, responsabile scientifico è il dottor Marcello Vitaliti. Il convegno è stata una importante occasione di confronto per tutti i principali professionisti impegnati nell’assistenza dei bambini nati prematuri in Sicilia. L’iniziativa si è svolto al Circolo degli Ufficiali, con la segreteria organizzativa di Collage S.p.A.
«La situazione a livello nazionale è a macchia di leopardo- ha affermato Vitaliti- alcune regioni si sono dotate di strumenti per uniformare i protocolli di intervento in questo senso. La Sicilia ha preso atto dell’importanza del follow up dei bambini nati prematuramente, e questo convegno ha avuto proprio questo obiettivo: confrontarci per garantire ai bambini siciliani un programma assistenziale che sia lo stesso per tutti, attraverso il potenziamento di una rete di collegamento delle 17 terapie intensive neonatali presenti in Sicilia. Un passo decisivo in questa direzione è stato comunicato durante il convegno dal direttore del Dasoe Salvatore Requirez che ha annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico dedicato al follow up del pretermine.
«Un altro problema che va affrontato è quello della carenza di colleghi medici, purtroppo gli specialisti in neonatologia siamo sempre meno, siamo ridotti a numeri veramente allarmanti ma mancano anche altre figure con altre competenze specialistiche fondamentali per una corretta assistenza del bambino nato pretermine- ha aggiunto Vitaliti- Il follow up ha enorme importanza per la salute del bambino. Monitorare correttamente le fasi successive alla dimissione è decisivo per la gestione della patologia evolutiva e ci permette di anticipare l’evoluzione del decorso assistenziale. Ma è anche una cartina di tornasole per l’attività di un reparto, un indicatore di qualità dell’attività svolta durante il ricovero».
«Il tavolo tecnico istituito dalla Regione dovrà evolvere in percorsi codificati e raccomandazioni- ha aggiunto Vitaliti- D’altronde già la nostra società scientifica nazionale ha codificato di recente i percorsi assistenziali sul follow up del neonato pretermine, mettendo al centro non solo le esigenze del bambino, ma anche delle famiglie, provate dall’ansia di una degenza spesso lunga e complessa. Per questo vanno assistiti al meglio possibile. Diventa fondamentale la collaborazione con i servizi sociali e socio assistenziali dei Comuni. Uno sforzo che è tutt’altro che impossibile in Sicilia, del resto nella nostra regione i bambini prematuri sotto le 32 settimane e sotto il chilo e mezzo di peso sono tra 400 e 500, non parliamo di chissà quali numeri, quindi si può fare qualcosa di concreto per loro e per le loro famiglie, con percorsi assistenziali mirati».