È operativa la nuova centrale unica di emergenza del 118 della Provincia Autonoma di Trento che, grazie alle più sofisticate tecnologie esistenti nel campo delle comunicazioni digitali, potrà gestire gli oltre 40.000 soccorsi all’anno con maggiore efficienza e sicurezza per i cittadini: il nuovo sistema di coordinamento e controllo permetterà, infatti, di integrare le chiamate in tempo reale con tutti gli attori del sistema di protezione civile del Trentino, geolocalizzandole per la prima volta con le particolari strutture geologiche e turistiche, come sentieri e piste da sci, della Regione.
Il nuovo sistema, che sfrutta tecnologie UC di ultima generazione, offre numerosi vantaggi che si traducono in una maggiore efficacia del servizio per il cittadino: gli operatori del 118, oltre a poter monitorare in tempo reale come sono impiegati mezzi e persone di soccorso e quindi riuscire ad ottimizzare tempi e logistica, potranno individuare l’identità di chi chiama ed il luogo dove prestare soccorso. Il personale, altamente qualificato e in grado interloquire in più lingue, è inoltre assistito dalla presenza in sede h24 di un medico per meglio guidare gli interventi.
Un progetto fortemente voluto dal Presidente Ugo Rossi, dall’Assessore Tiziano Mellarini e dalla Giunta Provinciale. L’incarico è stato affidato alla dott.ssa Luisa Zappini (Dirigente del Servizio Centrale Unica di Emergenza della Provincia Autonoma di Trento), che ha coordinato la pianificazione della nuova centrale insieme a Trentino Network, società che gestisce le reti per le telecomunicazioni presenti sul territorio provinciale e che si è occupata del supporto logistico ed infrastrutturale a livello di impiantistica, e la Direzione Sanitaria dell’APSS di Trento.
Un sistema complesso che ha richiesto la partecipazione di diverse tecnologie altamente innovative: IBT EUROPE GmbH, azienda di engineering con sede Klagenfurt e branch a Treviso specializzata in soluzioni su misura ad alta efficienza di connettività aziendale, ha sviluppato ed installato i sistemi telefonici e di Unified Communications con tecnologia Unify a convergenza IP con eco-server, mentre Beta80 di Milano (una società di ICT specializzata, tra gli altri, nel settore Emergency Management e Public Safety) ha sviluppato l’applicazione che ha reso possibile il dialogo tra gli eventi registrati tramite le chiamate e la cartografia che consente la geolocalizzazione.
La centrale, attraverso personal monitor, videowall e tavoli touch, offre in tempo reale la possibilità di monitorare e quindi ottimizzare l’intervento dei Vigili del Fuoco o del Soccorso Alpino, coordinando l’invio di automediche ed elicotteri, tenendo conto per esempio della reale situazione del traffico o dei lavori in corso. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Centro di Ricerca Eledia dell’Università di Trento e CO.RI.S.T.A. dell’Università di Napoli, si è resa possibile l’importazione nel sistema anche di tutto il prezioso patrimonio cartografico in tema di sentieristica e piste da sci della Provincia Autonoma di Trento, aspetto strategico di vitale importanza per il Territorio.
«È un progetto partito da lontano- ha commentato soddisfatta Luisa Zappini- ed è grazie all’aver creduto in ciò che facevamo intuendo gli incredibili benefici che il sistema avrebbe portato ai cittadini che ci ha spinto non solo a perseverare, ma a spingerci oltre progettando un sistema all’avanguardia pensato per crescere insieme a noi e ad essere integrato, anche a livello tecnologico, con altri servizi futuri. Il prossimo obiettivo è, infatti, quello di portare tutto il Nord Italia ad una condivisione digitale dei numeri d’emergenza in modo da ottimizzare i tempi di intervento”.
La Provincia Autonoma di Trento, Trentino Network, l’APSS di Trento ed i partner tecnologici stanno infatti lavorando per integrare entro i primi mesi del 2017 in un numero unico di emergenza (il 112) le chiamate indirizzate alle Strutture Sanitarie, come il Pronto Soccorso e i reparti di Anestesia- Rianimazione, alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco, senza creare alcuna discontinuità per gli utenti che continueranno a chiamare il 118, 113 o 115.
Il numero unico avrà il vantaggio di filtrare e smistare le chiamate verso i corretti operatori e mezzi di soccorso con maggiore velocità ed efficacia rispetto al passato, sollevando risorse dalle numerose chiamate inappropriate, ad esempio perché indirizzate al numero sbagliato, che giungono attualmente agli operatori creando inefficienze.
Paolo Bordon, Direttore Sanitario dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ha commentato: “Stiamo anche lavorando ad un nuovo Numero Verde, da integrare a sua volta nel progetto del Numero Unico, che dovrebbe anticipare il nuovo numero nazionale – il 116117 – che consentirà al cittadino di contattare la guardia medica a lui più vicina nel minor tempo possibile”.
La soluzione sviluppata da IBT EUROPE GmbH è stata concepita per evitare qualsiasi tipo di disservizio: il sistema telefonico Openscape 4000 di Unify è stato duplicato in “hot stand-by” dotandolo di 2 ecoserver di cui uno attivo e il secondo atto a subentrare in caso di criticità del primo, in modo da fornire un servizio ininterrotto che si traduce in nessuna chiamata persa.
Inoltre, tramite il collegamento con i CTI server, il sistema Openscape 4000 dialoga e gestisce le chiamate con le applicazioni di geolocalizzazione di emma118 e, nel caso ci fossero problemi di interruzione del collegamento, consente di passare al primo livello di emergenza in tempi molto rapidi in cui l’operatore utilizza l’apparecchio in modo standard.
La centrale è stata, inoltre, integrata con la rete esistente TETRA, per il collegamento via radio con le unità di Protezione Civile, le chiamate in ingresso che arrivano al numero 118 dalle centrali pubbliche (TN nord e TN sud) e dai vari servizi come il trasporto pazienti e le chiamate dai reparti dell’Ospedale di Santa Chiara direttamente connesse tramite cavi in rame e collegamenti in IP.
Tutte le chiamate vengono registrate nella piattaforma Marathon di Adabus e sono accessibili al riascolto dal personale 118 autorizzato su due registratori separati nel caso uno di essi presentasse problemi funzionali. Tutti gli apparati sono duplicati per prevenire qualsiasi tipo di inefficienza e garantire la massima affidabilità del servizio.