Uil e Cgil al fianco dei precari covid non prorogati. Oggi a Palermo si è svolta la manifestazione di protesta con un corteo che, nel primo pomeriggio, dopo una sosta sotto Palazzo d’Orleans, si è mosso verso Palazzo dei Normanni. Al corteo hanno preso parte i due segretari regionali Luisella Lionti (Uil) e Alfio Mannino (Cgil).
“Nonostante i proclami degli ultimi mesi assistiamo di fatto all’abbandono del personale precario che è stato indispensabile durante tutto il periodo della pandemia – afferma la segretaria generale di Uil Sicilia Luisella Lionti – che di fatto dal 28 febbraio scorso è stato messo alla porta dal governo regionale. Innescando per altro gravissime disparità di trattamento, considerato che alcune aziende hanno deciso di procedere con le proroghe ed altre no. Quello che chiediamo come Uil è la proroga dei contratti per tutto il personale in attesa della ricognizione delle piante organiche e, a seguire, l’indizione di concorsi per la stabilizzazione che prevedano una riserva per i precari covid”.
“Ad oggi mancano 17700 unità di personale nella aziende ospedaliere e sanitarie siciliane – afferma il segretario regionale della CGIL Sicilia Alfio Mannino – si tratta di personale indispensabile per garantire i servizi essenziali ai siciliani, il minimo che si dovrebbe fare, in attesa di bandire i concorsi, sarebbe appunto la proroga di tutti i precari covid. Non garantire la proroga ai precari non significa solo mortificare l’impegno profuso da questi lavoratori, significa ance negare il diritto alla salute dei siciliani. Non comprendiamo le difficoltà paventate dal governo regionale e ci aspettiamo che prevalga finalmente il buonsenso”.
“Siamo 2.200 in tutta la Sicilia, fra amministrativi e tecnici, i precari non prorogati – afferma Daniela Pecoraro, tecnico informatico assunto con contratto co.co.co. dall’ASP di Palermo durante il Covid. – Viviamo una enorme diseguaglianza, perché ci sono Aziende che hanno già fatto le proroghe e altre che, a quanto pare, non hanno alcuna intenzione di farle. Questo perché l’assessore ha di fatto lasciato la responsabilità della scelta alle singole aziende. Quello che Chiediamo non è altro che la corretta interpretazione della legge mille proroghe, che prevede la stabilizzazione del personale sanitario, socio sanitario, amministrativo e tecnico che ha maturato 18 mesi in strutture pubbliche, di cui almeno 6 mesi durante la pandemia. Purtroppo l’assessore male interpreta la norma perché insiste sul fatto che i tecnici informatici non sono compresi nell’area amministrativa, cosa che da contratti collettivo nazionale non è. Chiediamo quindi la proroga di tutti i nostri contratti per far fronte alle esigenze dei siciliani che, in nostra assenza, saranno costretti ad attese lunghissime per la richiesta e l’ottenimento di ausili e presidi sanitari. Chiediamo infine anche il blocco di tutti i concorsi nelle more della nostra stabilizzazione”