PALERMO. La norma approvata il 28 dicembre dall’Ars riguarda specificatamente le proroghe di due mesi dei contratti dei precari Covid nei ruoli professionale, tecnico e amministrativo, fino a 18 ore settimanali. Tuttavia, una circolare immediatamente successiva a firma dell’assessore alla Salute, Giovanna Volo e del dirigente generale della Pianificazione strategica, Mario La Rocca (nella foto), di cui ha avuto visione Insanitas, chiarisce ai manager delle aziende sanitarie siciliane che pure i contratti relativi alle altre figure (medico e sanitario) possono essere prorogati, in questo caso però “per il tempo ritenuto congruo anche con riferimento alla compiuta attuazione delle previsioni del comma 268 lettera B) dell’articolo 1 della legge 234/2021”, vale a dire fino alle stabilizzazioni. A condizione, specifica la circolare, “ove ancora necessario e nei limiti dell’esistenza del relativo posto in dotazione organica e della previsione all’interno del piano dei fabbisogni approvato” e “in funzione delle esigenze assistenziali di ciascuna Azienda ed Ente del SRR”.
Inoltre, scrivono Volo e La Rocca, “laddove non vi avessero provveduto, codeste Aziende avranno comunque cura di sostituire per il personale medico e sanitario i rapporti flessibili con quelli a tempo determinato, previo esperimento di apposite procedure selettive”.
Per quanto riguarda il personale professionale, tecnico e amministrativo, la circolare assessoriale sottolinea che durante la proroga potrà essere impiegato in tutte le attività di gestione straordinaria, legata all’emergenza Covid-19 ed ordinaria, in campo alle Aziende e agli Enti del SRR, quali a titolo esemplificativo: l’alimentazione dei dati del sistema di sorveglianza aziendale e nazionale, la trasposizione dei dati cartacei in formato digitale ai fini dell’implementazione del fascicolo sanitario elettronico, la segnalazione dei casi positivi e le relative registrazioni, l’attività di supporto per i tamponi e i vaccini, la gestione delle agende di prenotazione (CUP) delle visite ai fini dell’abbattimento delle liste di attesa e le ulteriori attività che si intestano alla competenza burocratico-amministrativa aziendale nei rapporti con il cittadino-utente.
Infine, per quanto rigurda le UCA (Unità di continuità assistenziale), “tenuto conto dell’incertezza a livello nazionale correlata al profilo giuridico del personale medico ivi previsto e cioè se debba essere utilizzato a rapporto convenzionale secondo le regole dell’ACN di medicina generale o diversamente reclutato come personale dipendente- questione sulla quale sono state attivate le necessarie interlocuzioni con la Sisac e il dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri- le Aziende territoriali prorogheranno i rapporti in essere entro il medesimo termine previsto dalla norma regionale (28 febbraio 2023)”.