ASP e Ospedali

Il caso

Proroghe dei precari Covid, botta e risposta tra Amata e Asp di Messina

La capogruppo di Fratelli d'Italia denuncia «provvedimenti non in linea con le direttive dell'assessorato della salute rispetto al personale». Dall'Asp replicano: «Come previsto dall'atto di indirizzo di Razza è in corso una valutazione del fabbisogno, in accordo con il Commissario Covid».

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MESSINA. Botta e risposta sui precari Covid a Messina. Elvira Amata (nella foto) capogruppo di Fratelli d’Italia e componente della commissione salute dell’Ars ha inviato una lettera all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, sottolineando: «È strano l’atteggiamento dell’Asp di Messina nell’adottare provvedimenti che non sono in linea con le direttive dell’assessorato  rispetto al personale impegnato nell’emergenza Covid che non è finita considerato il persistente alto numero di casi quotidiani che registriamo ogni giorno».

Contattato da Insanitas, il commissario straordinario Dino Alagna afferma: «L’Asp a seguito della ultima nota con oggetto “Atto di indirizzo indicazioni operative e chiarimenti del 30 marzo 2022″ dell’assessore Razza, ha deciso di mantenere l’attuale assetto organizzativo fino al 15 aprile al fine di svolgere una puntuale e analitica valutazione del proprio fabbisogno nel contrasto alla pandemia sulla base del contesto pandemico della provincia di Messina. Quanto sopra in perfetto accordo con il Commissario COVID».

Secondo Elvira Amata l’Asp Messina «ha recentemente adottato atti deliberativi di proroga, senza confrontarsi con il commissario emergenza Covid di Messina, con i sindacati e con la Regione, prediligendo esclusivamente una limitata parte del personale a vario titolo coinvolto nel contrasto alla pandemia e nella campagna di vaccinazione. Sembrerebbe infatti si sia proceduto alla proroga urgente agli stessi termini e condizioni dei contratti dei collaboratori amministrativi assunti mediante la procedura ‘ClickDay Polime’».

«La proroga urgente- prosegue Amata- avrebbe necessariamente comportato il taglio delle ore di servizio dei farmacisti e dei biologi che sarebbero state ridotte in maniera rilevante destando seria preoccupazione sulla sostenibilità del sistema assistenziale relativamente a tamponi e vaccini. Una scelta che, se confermata, appare inspiegabile in quanto non ha tenuto in debita considerazione, ad esempio, un servizio come quello dei tamponi eseguiti dai biologi nelle aree screening, considerato che soltanto ieri e limitatamente alla città di Messina sono stati eseguiti ben 1.550 test diagnostici».

«La situazione attuale- continua Amata nella lettera a Razza- impone al sistema sanitario di proseguire nell’enorme sforzo per garantire al massimo la sicurezza e le prestazioni sanitarie ai cittadini, condizione che ha indotto il governo regionale a prorogare l’impiego di uomini e strutture messi in campo sino ad oggi per fronteggiare l’emergenza. Mi auguro che i provvedimenti dell’Asp di Messina, se effettivamente varati come abbiamo appreso possano essere rivisti anche con un’opportuna verifica dell’assessorato prevedendo un piano di proroghe contrattuali che sia equanime e modulato sull’andamento della curva pandemica nonché ai reali bisogni della provincia di Messina privilegiando l’effettività dei servizi sanitari».

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