CALTANISSETTA. Botta e risposta tra Fsi-Usae e Asp di Caltanissetta relativamente alle modalità della proroga di 342 operatori sanitari precari. In una nota a firma del segretario territoriale Salvatore Ballacchino il sindacato manifesta “totale dissenso” per due delibere pubblicate il 29 dicembre in cui si dispone la decurtazione di 18 ore settimanali per 238 infermieri e di 8 ore settimanali per 104 Oss e una proroga solo fino al 28 febbraio 2023.
«Una procedura contraria alla circolare del 29 dicembre dell’assessorato regionale alla Salute», scrivono dalla Fsi-Usae, riferendosi alla nota sulle proroghe dei precari di cui ha dato notizia Insanitas (CLICCA QUI) e sollecitando la revoca delle due delibere, l’osservanza delle raccomandazioni contenute nella circolare assessoriale di sostituire per il personale medico e sanitario i rapporti “flessibili” con quelli a tempo determinato previo esperimento di apposite procedure selettive e il rinnovo a tempo pieno (36 ore settimanali) di tutto il personale a tempo determinato (Infermieri, Ostetrici, Tecnici e OSS) assunto durante la pandemia, fino al 31/12/2023.
Contattato da Insanitas, il direttore generale Alessandro Caltagirone replica: «Stiamo provvedendo a rettificare la delibera per applicare quanto previsto dalla circolare dell’assessorato regionale che abbiamo ricevuto ieri. Avevamo già provveduto a fare le proroghe dei contratti per venire incontro alle esigenze manifestate da quei lavoratori che avevano la necessità di prolungare l’aspettativa perché impiegati presso altre aziende.Per alcune categorie di comparto stiamo estendendo la proroga fino al 30 giugno 2023, ampliando quanto più possibile l’orario per il personale infermieristico, fermo restando il rispetto, richiesto nella stessa circolare, dei limiti previsti nella dotazione organica vigente».
«Nella circolare viene chiarito che i contratti, sia dei medici che dei sanitari, possono essere prorogati per il tempo ritenuto congruo, nei limiti previsti dalla dotazione organica, anche con riferimento alla compiuta attuazione delle stabilizzazioni che contiamo comunque di completare prima della scadenza dei contratti: procedura che potrebbe coinvolgere una buona parte del personale- aggiunge Caltagirone- Abbiamo pertanto dimensionato le scadenze delle proroghe in relazioni alle relative procedure di stabilizzazione, prevedendo un tempo maggiore per quelle categorie di lavoratori numericamente più consistenti. Resta fermo che le stesse scadenze sono rimodulabili in caso di mancato completamento dei processi di stabilizzazione».
Infine, l’annuncio del dg dell’Asp nissena: «A gennaio ho già in programma di incontrare le organizzazioni sindacali per un confronto e valutare insieme l’eventuale revisione della dotazione organica sulla base delle rinnovate necessità assistenziali. Come Asp Caltanissetta manifestiamo la volontà a trattenere in servizio il maggior numero di lavoratori che sono stati impegnati nei momenti più difficili di questi ultimi anni e la piena apertura al confronto, nonché uno spirito di collaborazione per favorire l’attuazione dei percorsi migliori nel rispetto di ciò che le norme consentono».