Concluso l’incontro con Giovanna Volo, i sindacati fanno sapere che l’assessore ha assicurato che gli operatori sanitari avranno tutti una proroga mentre per gli assunti col click day non si può procedere perchè la normativa non lo prevede. Il governo è già al lavoro per studiare soluzioni e a breve ci sarà un altro incontro. Si aprirà una sorta di tavolo tecnico che porterà alla soluzione definitiva, non solo alla proroga ma anche alla stabilizzazione dei sanitari. Per gli amministrativi tutto dipenderà da decisioni del governo nazionale.
«Tra due settimane a circa tremila tecnici e amministrativi, più di 700 solo a Palermo, non sarà rinnovato il contratto. Sono lavoratori Co.co. co. impiegati presso le strutture commissariali nate per l’emergenza Covid e che in questi ultimi due anni difficili di pandemia hanno retto i servizi volti a contrastare questa emergenza. Oggi il governo regionale ha annunciato, però, che non ci sono i fondi e gli strumenti per continuare a pagarli. Per questo proclamiamo lo stato di agitazione. Senza risposte immediate scenderemo in piazza con i lavoratori». Lo denunciano i segretari Andrea Gattuso (Nidil Cgil), Giuseppe Cusimano (FelSa Cisl) e Danilo Borrelli (Uil Temp Sicilia), che aggiungono: «Chiediamo all’assessore Giovanna Volo il rinnovo dei contratti per questi lavoratori visto che l’emergenza Covid non è mai finita e subito un incontro per valorizzare queste professionalità che, in un momento così difficile per il Paese, hanno reso un servizio essenziali per i cittadini».
La Fials Confsal ha partecipato con il segretario regionale Sandro Idonea, la vice Agata Consoli e il dirigente regionale e commissario a Palermo, Giuseppe Forte: «Tanti sono i problemi irrisolti della sanità siciliana- ha detto Idonea- ma il più urgente è la scadenza dei contratti dei precari. Abbiamo chiesto la proroga di tutti contratti in scadenza portando l’esempio della Regione Lazio che li ha prorogati tutti di un anno. Per i precari assunti col click day abbiamo chiesto il mantenimento in servizio e il possibile incremento delle ore per dare loro la giusta dignità. Come Fials abbiamo inoltre rimarcato la necessità e l’importanza di procedere con celerità alla riforma del servizio di emergenza urgenza del 118 e l’assessore ha assicurato che a riguardo convocherà un apposito tavolo.

Fials. Ersilia Lazzara, Giuseppe Forte, Sandro Idonea e Agata Consoli
Il Nursind Cgs presente col segretario regionale Salvo Calamia e il vice Alfredo Guerriero ha chiesto che «la proroga per tutto il personale sanitario sia garantita per almeno un anno, un periodo di tempo che riteniamo necessario vista la carenza cronica di personale e utile a garantire una migliore efficienza del sistema sanitario. Riteniamo inoltre fondamentale che la proroga sia propedeutica alla stabilizzazione che dovrà avvenire entro il 2023. Come Nursind abbiamo infine chiesto delle linee di indirizzo univoche per tutto il sistema sanitario regionale».

Nursind Cgs. Salvo Calamia e Alfredo Guerriero
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, hanno esposto le urgenze del settore e le relative proposte di soluzione sottolineando la necessità di un tavolo permanente tra Regione e organizzazione sindacali. Tanti i temi sul tavolo. Tra questi è stata richiesta, nell’immediato, una direttiva chiara sulle proroghe di tutti i contratti a tempo determinato. «Occorre – spiegano Gaetano Agliozzo e Antonio Trino della Fp Cgil, Paolo Montera e Marco Corrao della Cisl Fp e Pippo Piastra e Angelo Gambera della Uil Fpl- che l’assessore fornisca un ordine di priorità che consenta alle aziende ospedaliere di operare in modo spedito dato l’avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre».
Altro capitolo sono le stabilizzazioni. «La proposta unitaria- spiegano i rappresentanti dei lavoratori- è stata quella di pervenire ad un chiaro ed inequivocabile protocollo d’intesa da diramare alle aziende sanitarie e ospedaliere che, come stabilito dalla normativa nazionale, indichi le priorità. Non aspetteremo il termine ultimo per arrivare alla stipula dei contratti a tempo indeterminato».
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno richiesto che la Regione avvii, nel rispetto del nuovo contratto collettivo del comparto sanità, il confronto regionale per la concertazione degli investimenti sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Il Ccnl – commentano le organizzazioni sindacali- ha disegnato un governo partecipato della sanità. Ci aspettiamo che in Sicilia questo possa avverarsi, ad iniziare dalla realizzazione della medicina del territorio. È inoltre necessario che ci sia un confronto sulle indennità di Pronto soccorso, sulle prestazioni aggiuntive, sul fondo premialità e condizioni di lavoro, nonché sull’esigenza di aumentare le risorse per il fondo del personale. Quest’ultimo rischia, infatti, di essere depauperato dall’aumento del personale impiegato».
«Infine- concludono i rappresentanti dei lavoratori- un altro tema, tra i tanti, da affrontare in un apposito confronto, con urgenza, è la riorganizzazione della Seus 118, ad iniziare dalla necessità di pervenire ad una governance stabile e tecnicamente qualificata».