«Devastare un pronto soccorso, presidiato da guardie giurate, è un atto violento, sconsiderato, insopportabile. Non si può giustificare con il dolore per la scomparsa di un proprio congiunto, arrivato in gravissime e disperate condizioni». Lo afferma l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, commentando l’episodio di cronaca all’ospedale Civico di Palermo, dove alcuni familiari di una paziente morta per infarto hanno danneggiato il pronto soccorso e sono stati denunciati.
«Il pronto soccorso, come l’ospedale in genere, è un luogo di sofferenza e di speranza, di vita e di morte- aggiunge Razza- Non possiamo inneggiare agli eroi in camice e poi farci sopraffare dalla emotività che diventa violenza. Ai medici e operatori del Civico di Palermo va il mio sentimento di solidarietà».
Gli operatori sanitari raccontano di avere assistito a “scene da far west: hanno distrutto tutto quello che trovavano, provocando danni per migliaia di euro”.
IL COMMENTO DI CONFINTESA SANITÀ SICILIA
«Esprimiamo piena solidarietà a tutto il personale in servizio ieri sera al P.S. Civico, medici, infermieri, OSS, guardie giurate etc.; è inconcepibile che nel 2021 avvengano ancora episodi simili in un luogo, l’ospedale, deputato alla salvaguardia della salute, luogo che a causa del Covid-19 ha reso ancor più encomiabile l’operato di chi vi lavora. Confintesa Sanità ha più volte sollecitato un serio intervento delle istituzioni affinché episodi simili non siano più ripetibili”». Lo dichiara Domenico Amato, Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia.