CATANIA. Il Coordinamento Provinciale Fials 118 di Catania con una lettera (clicca qui) inviata ai vertici dell’Asp e del 118 di Catania e per conoscenza tra gli altri anche a Baldo Gucciardi, segnala «l’ennesima problematica delle ambulanze che restano bloccate al P.S. senza possibilità di liberarsi a causa della carenza di barelle e/o presidi di sostituzione presso lo stesso presidio di emergenza».
«Ci è giunta notizia che il Pronto Soccorso “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale è sprovvisto di tavole spinali oltre ad avere un esiguo numero di barelle, non sufficiente al fabbisogno dell’utenza, questo comporta un notevole ritardo nello “sbarellamento” con il blocco delle ambulanze, fino a 5 ore», si legge nella nota firmata dal segretario provinciale Agata Consoli e dal coordinamento provinciale (Belfiore- Di Girolamo).
Inoltre la Fials sottolinea: «Tenendo conto che il territorio Jonico-Etneo che va dal comune di Acireale a quello di Calatabiano, nella parte Jonica e da Piedimonte Etneo fin su a Castiglione di Sicilia per la parte Etnea, è coperto da 6 ambulanze Seus di cui solo 3 Medicalizzate, è elementare capire il disagio alla popolazione e l’inevitabile ritardo nei soccorsi quando queste rimangano in stallo al P.S”.
Da qui l’appello per risolvere il problema, presente in tutta la Sicilia: «Si faccia partire al più presto il progetto discusso in assessorato Regionale della Salute di avvio dei box di ripristino, al fine di consentire lo sbarellamento delle ambulanze del circuito 118 nei modi e nei tempi previsti dai pregressi decreti assessoriali che prevedono il tempo massimo di circa 15 minuti all’arrivo al P.S. per rendere nuovamente operativo il mezzo».
Nei giorni scorsi per sollecitare i box di ripristino era intervenuta pure l’Aasi (leggi qui).