inglese asp di trapani servizi schiaffi online

ASP e Ospedali

Formazione

Pronto soccorso del Trapanese, sessanta sanitari vanno a lezione di lingua inglese

Corsi di formazione grazie a una convenzione stipulata dall'Azienda Sanitaria Provinciale con il Quagi Language Centre di Erice.

Tempo di lettura: 2 minuti

Sessanta sanitari in servizio nelle aeree di emergenza e nei pronto soccorso dei cinque presidi ospedalieri della provincia di Trapani miglioreranno nel corso del 2018 la propria conoscenza della lingua inglese attraverso la partecipazione a corsi di formazione grazie a una convenzione stipulata dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani con il Quagi Language Centre di Erice.

Scopo dell’iniziativa è quello di favorire la comunicazione con soggetti stranieri che accedono ai servizi di emergenza, permettendo al personale più celeri ed efficaci interventi a tutela della salute.

I sanitari individuati, dopo un test d’ingresso, frequenteranno fuori dall’orario di lavoro un corso di sessanta ore, con relativo esame finale, per l’eventuale conseguimento della certificazione Cambridge English: KET A2, PET (B1), FCE (B2).

Ogni sanitario dovrà prendere parte almeno all’80% delle ore, altrimenti dovrà rimborsare il costo di scrizione al corso sostenuto dall’azienda, pari a 360 euro.

«Puntiamo molto sulla formazione dei nostri operatori- spiega il commissario dell’ASP Giovanni Bavetta (nella foto)- I nostri presidi ospedalieri sono frequentati anche da turisti e migranti, e riteniamo che in un pronto soccorso un’immediata comprensione tra paziente e sanitario sia fondamentale per l’appropriatezza della cura».

Bavetta aggiunge: «Anche nei bandi per primari, che abbiamo emanato nelle scorse settimane, abbiamo inserito tra le qualifiche richieste la conoscenza della lingua inglese. In tutti i nostri ospedali abbiamo implementato il personale destinato alle aree di emergenza. Mi scuso in anticipo se ancora vi sarà qualche disservizio, ma ancora vi sono troppi codici bianchi tra i pazienti dei nostri pronto soccorso, e per questo invito l’utenza a recarsi in ospedale solo dopo aver consultato il proprio medico di famiglia».

Contribuisci alla notizia
Invia una foto o un video
Scrivi alla redazione




    1


    Immagine non superiore a 5Mb (Formati permessi: JPG, JPEG, PNG)Video non superiore a 10Mb (Formati permessi: MP4, MOV, M4V)


    Informativa sul trattamento dei dati personali

    Con la presente informativa sul trattamento dei dati personali, redatta ai sensi del Regolamento UE 679/2016, InSanitas, in qualità di autonomo titolare del trattamento, La informa che tratterà i dati personali da Lei forniti unicamente per rispondere al messaggio da Lei inviato. La informiamo che può trovare ogni altra ulteriore informazione relativa al trattamento dei Suoi dati nella Privacy Policy del presente sito web.

    Contenuti sponsorizzati

    Leggi anche