CATANIA. «Per offrire un sevizio di emergenza di qualità con ampi spazi e moderni va aperto subito il pronto soccorso del Policlinico per dare ossigeno alla città».
Lo afferma la Fsi-Usae Sicilia guidata da Calogero Coniglio, sottolineando: «Non è solo un problema organizzativo ma anche politico. L’assessore Razza può accelerare il percorso. Il pronto soccorso del Policlinico è pronto per essere inaugurato, non manca nulla, strutturato in tre piani in via Santa Sofia, da 15mila e 682 metri quadrati, comprensivo di eliporto. L’azienda ospedaliera universitaria diventerebbe il riferimento principale per l’ emergenza della città e di tutta la Sicilia orientale».
«Da nostre fonti aziendali, attendibilissime, aprirà entro l’anno e contemporaneamente sarà chiuso quello del Vittorio Emanuele. La nuova struttura del Policlinico ospiterà una rianimazione e una terapia intensiva con 18 posti letto, un blocco operatorio con sterilizzazione, contenente due sale operatorie destinate al pronto soccorso, un centro emotrasfusionale, elisuperficie nella terrazza e ambulatori vari”.
Secondo il sindacato «non c’è stata coordinazione tra le aziende. Il ritardo dei lavori per completare il San Marco, l’ampliamento del pronto soccorso del Garibaldi e di quello nuovo che dovrebbe sorgere in via Filzi che non è andato di pari passo con l’apertura del pronto soccorso del Policlinico, hanno causato un sovraffollamento del Garibaldi dove infermieri, ausiliari, medici lavorano senza fermarsi un attimo. È difficile contenere l’esasperazione e l’irritabilità di centinaia di cittadini che sono costretti a subire i lunghi tempi di attesa».
Dalla Fsi-Usae sottolineano: «Lì nascono i focolai delle aggressioni al personale, solo quest’anno dopo 7 anni di nostre denunce, di personale picchiato e minacciato in Sicilia, direttori generali, Assessore regionale e ministro Grillo si sono accorti del problema. Meglio tardi che mai, ma ad oggi il problema è ancora irrisolto, non sono sufficienti gli ultimi provvedimenti presi dal ministro, miglior deterrente rimane il posto di polizia nei grandi ospedali di I e II livello delle città metropolitane”».
Sui posti di polizia la segreteria generale Fsi-Usae il 27 luglio ha sensibilizzato il ministro della pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno in un incontro a Roma.
Secondo il sindacato «l’assessore Razza può benissimo farsi collaborare da esperti del settore convocando la Consulta Regionale della sanità, composta da 40 membri esperti del settore sanità. È chiaro che non si può rischiare nel frattempo che al Garibaldi in attesa il personale ne paghi le conseguenze rischiando la vita per assecondare la rabbia degli utenti».
Infine, l’appello: «Vanno presi subito provvedimenti preventivi: il sovraffollamento del Garibaldi non reggerà fino all’apertura del pronto soccorso del Policlinico. Il pronto soccorso del Vittorio Emanuele è una struttura ormai vecchia, non può più offrire servizi di qualità, i lavoratori hanno subito molte aggressioni, hanno lavorato con alti carichi di lavoro, non è a norma, le ambulanze arrivano al ps e per uscire devono fare retromarcia perché non c’è una via d’uscita. L’apertura del ps del Policlinico quindi aiuterebbe moltissimo a risolvere il problema del sovraffollamento».