PALERMO. «Evidentemente, in merito al problema della lentezza dell’immissione in servizio dei vincitori del concorso di bacino Sicilia Occidentale per medici di Pronto Soccorso e il conseguente ritardo per la concessione dei nulla osta ai medici presenti nell’altra graduatoria, quella di mobilità, l’azione di pungolo promossa da Cimo qualche effetto lo ha avuto».
Lo afferma Giuseppe Bonsignore (segretario aziendale Cimo a Villa Sofia-Cervello), ritornando sul tema del ritardo della mobilità di sei medici dall’asp di Trapani al pronto soccorso dell’ospedale palermitano, e aggiungendo: «Il Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale della Salute, Mario La Rocca, si è adoperato in questi giorni per trovare una soluzione condivisa tra i vari tipi interlocutori coinvolti. A quanto sembra lo stallo si avvia a soluzione e già il 16 agosto arriverà a Villa Sofia- Cervello un medico in mobilità da Trapani. Allo stesso tempo dovrebbero accelerare le procedure di assunzione dei medici vincitori di concorso e destinati proprio alla Asp trapanese che certo non nuota nell’oro nemmeno lei».
«Il fine del problema suscitato da Cimo non è certo quello di fare una guerra tra poveri ma di sottolineare la necessità di un’azione di coordinamento tra le varie Aziende Sanitarie per far sì che tutti gli Ospedali delle Province coinvolte possano riuscire ad ottenere una boccata di ossigeno per gli asfittici organici che sottopongono i colleghi al superlavoro e creano le condizioni per l’incremento del rischio clinico».