Si è concluso a Messina il tour del camper “Il Piatto Forte 4 Sicily”, che ha girato per la Sicilia con un team di specialisti a disposizione dei cittadini per informare e sensibilizzare sull’osteoporosi, offrendo al contempo un controllo gratuito sul rischio di fratture da fragilità.
“Se non trattata, l’osteoporosi rende le tue ossa fragili come porcellana” è stato il tema della campagna, promossa da FIRMO – Fondazione Italiana per la Ricerca sulle Malattie dell’Osso, Amgen ed Echolight, che si è avvalsa del Patrocinio della Regione Siciliana e dei 9 capoluoghi coinvolti, toccando tutta la Regione dall’11 al 23 maggio con un tour di screening e sensibilizzazione.
L’obiettivo infatti è duplice, accrescere l’informazione su questa patologia spesso non diagnosticata e sensibilizzare la popolazione sulle fratture da fragilità e le ri-fratture, che oggi possono essere evitate attraverso un’adeguata prevenzione fatta di semplici regole: alimentazione corretta, attività fisica regolare e trattamento farmacologico tempestivo.
L’osteoporosi è una malattia che rimane “silente” (cioè senza sintomi) e non accompagnata da dolori per diverso tempo. Il dolore compare solo quando si verifica una frattura, evento spesso responsabile della scoperta della malattia. L’osso è un tessuto vivente che si rigenera costantemente per mantenere la sua struttura.
Fino a circa 45 anni di età, il riassorbimento e la formazione del tessuto osseo sono in equilibrio, ma con l’invecchiamento l’osso viene distrutto più rapidamente di quanto si formi e questo squilibrio è accelerato nelle donne in menopausa.
In Italia, sono circa 3,5 milioni le donne che soffrono di osteoporosi e in Sicilia interessa circa mezzo milione di donne, il 75% della popolazione femminile over 60. Oggi fortunatamente esistono dei trattamenti per l’osteoporosi, sia farmacologici che non farmacologici. Quando le indicazioni vengono seguite attentamente, si possono evitare le fratture.
In alto la video-intervista al medico Francesca Giusti, metabolista dell’osso al Cto di Firenze.