TAORMINA. Dopo gli interventi di chiusura del forame ovale, un nuovo traguardo è stato raggiunto dalla Cardiologia dell’Ospedale San Vincenzo, diretto da Ludovico Vasquez, per la prevenzione dell’Ictus in pazienti con fibrillazione atriale.
Le nuove tecnologie hanno messo appunto un “ombrellino” in grado di occludere l’auricola sinistra (cavità che fa parte dell’atrio sinistro) per evitare la formazioni di trombi al suo interno responsabile del 90% di ictus ”.
Per la prima volta all’ospedale San Vincenzo di Taormina sono stati eseguiti questo tipo di intervento per via percutanea (dalla vena femorale) in pazienti con fibrillazione atriale.
L’equipe composta da Giuseppe Cinnirella (responsabile di Emodinamica), Gianfranco Capilli (emodinamista), Alessandro Di Giorgio (Emodinamista) e Giuseppe Ronsivalle (ecocardiografista) si è avvalsa della collaborazione degli anestesisti della cardiochirurgia pediatria (CCPM) diretta da Simone Reali, dello stand by cardiochirurgico di Sasha Agati (primario cardiochirurgo) e del “proctoraggio” offerto da Carmelo Grasso dell’Università di catania
“Questa questo tipo di intervento, precisa il primario Vasquez- è un’ulteriore prestazione specialistica che la nostra cardiologia offre ai pazienti, questo tipo di interventi è rivolto ai pazienti con fibrillazione atriale che presentano controindicazioni all’anticoagulante e sono a più alto rischio di sanguinamento e ictus”.