PALERMO. Si è svolto stamattina (3 maggio) alla Galleria di Arte Moderna un momento di informazione sul tema della violenza contro le donne e di confronto tra la Rete antiviolenza di Palermo, coordinata dall’Associazione Le Onde Onlus, e gli attori pubblici (sanitari, sociali, di protezione, di educazione) e i soggetti del terzo settore che intervengono in materia a vario titolo e con differenti competenze.
L’iniziativa è stata l’occasione per presentare le attività dei progetti attualmente in corso a Palermo e nel Distretto Socio Sanitario 42 e la programmazione delle attività della Rete per il 2017. Presente un folto pubblico interessato all’argomento, si è aperto con la testimonianza dei rappresentanti legali dei diversi partner della Rete che hanno rinnovato il proprio impegno istituzionale nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno.
Hanno introdotto e coordinato l’incontro Agnese Ciulla, assessora alla Cittadinanza Sociale del Comune di Palermo e Maria Rosa Lotti dell’Associazione Le Onde Onlus, coordinatrice della Rete cittadina.
Sono intervenute numerose personalità, tra cui l’assessora alla Scuola, il Presidente del Tribunale per i minorenni e rappresentanti del Tribunale ordinario, della Procura per i minorenni e dell’Arma dei Carabinieri.
Tra i Direttori delle Aziende sanitarie, il Commissario Straordinario del Policlinico “Paolo Giaccone”, Fabrizio De Nicola (nella foto), ha posto l’accento sul ruolo fondamentale che ciascun nodo di rete deve svolgere e sull’assunzione di responsabilità a cui è chiamato per contribuire in maniera significativa alla prevenzione e all’emersione del fenomeno e per sostenere i percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
De Nicola ha inoltre sottolineato la necessità di investire maggiormente sul fronte della comunicazione per far sì che le donne che si trovano a subire violenza sappiano di non essere sole ma di poter contare su una rete di sostegno. Pertanto, ha plaudito alla presentazione della campagna informativa e ha concluso dichiarando «è sicuramente fondamentale fare, saper fare e saper far fare ma è altrettanto necessario farlo sapere».